Rabbia ad Alleghe dopo l'alluvione: pronta una class action

Nel mirino l’Enel per l'esondazione del lago. Sergio Pra: «Dal 2002 l’acqua è entrata tre volte nel mio hotel»

ALLEGHE

«Pronti a una class action contro Enel, perché i suoi interessi non sono meno importanti dei nostri». Lo dice Sergio Pra, proprietario dello Sport Hotel Europa in riva al lago di Alleghe, nell’annunciare l’incontro che si svolgerà domani pomeriggio alle 17 in municipio.

Un incontro durante il quale i proprietari degli edifici danneggiati dalle acque del lago, salite di circa 2 metri la sera del 29 ottobre scorso, discuteranno la richiesta ad Enel di risarcimento danni per non aver abbassato in tempo il livello del lago e la necessità di concordare per il futuro i momenti di apertura delle paratie.

Cosa sia successo nei giorni del maltempo lo ha ricordato martedì il sindaco di Alleghe, Siro De Biasio, e ieri lo ha ribadito. «Il sabato prima dell’alluvione – ha detto - avevo fatto una telefonata ad Enel per chiedere di abbassare il livello del lago e loro mi hanno risposto che dovevano sfruttare l’acqua e non potevano aprire a Masarè».

Ieri Enel ha fornito la sua versione dei fatti. «Come per qualunque altro impianto idroelettrico – dice Enel Green Power - la gestione dei livelli di invaso è sempre svolta in conformità ai disciplinari di concessione e alle indicazioni degli enti competenti alla gestione dell'emergenza. Già prima dell’inizio dell’eccezionale evento meteo, il lago era stato preventivamente abbassato alla minima quota possibile e, all’inizio della piena, tutte le paratoie sono state aperte in modo da lasciar defluire la portata in arrivo, rendendo lo sbarramento trasparente rispetto al flusso idrico. Gli effetti positivi di tali iniziative gestionali sono stati purtroppo limitati dagli elevatissimi volumi di afflusso d’acqua che hanno comunque portato rapidamente al raggiungimento del massimo livello».

Parole che i cittadini alleghesi, che hanno visto i propri edifici allagati, valuteranno domani pomeriggio. Di certo vogliono garanzie per il futuro. «Siamo una cinquantina di persone, alcune delle quali arrabbiatissime – spiega Sergio Pra – venerdì ci incontreremo perché intendiamo fare una class action contro Enel in quanto non ha abbassato il lago nel momento giusto. Non è la prima volta che succede. Siamo cittadini italiani cono i nostri problemi e i nostri interessi che non valgono meno di quelli di Enel che è una società privata».

Pra ricorda che non è la prima volta che succede un problema simile. «Sono proprietario dello Sport Hotel dal 2002 – dice – da allora l’acqua è entrata tre volte. Non possiamo più accettare che l’abbassamento del lago sia a discrezione di Enel. D’estate lo tengono basso e l’acqua fa schifo, quando è pieno non lo svuotano. È un ente privato e deve stare al suo posto».

Una delle proposte che verrà discussa domani è quella della nascita di un Comitato formato dal sindaco e da alcuni cittadini che, in caso di necessità, si confronti con Enel e decida quale sia la soluzione migliore. Sullo stato attuale del lago, Enel spiega «che la presenza di materiali legnosi e di altra natura non costituisce fonte di allarme o di pericolo alcuno e che a breve sarà possibile riportarlo al suo livello nominale».

Ma intanto a preoccupare i proprietari delle abitazioni c’è anche un altro aspetto. «Le case attorno al lago – dice Pra – si sono deprezzate: nessuno vorrà più comprarle». —

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