Quinz: «Il Comune ha fatto due contratti che cozzano tra di loro»

AURONZO. La strada delle Tre Cime continua a far discutere. Alla presa di posizione della Tre Cime service replica a stretto giro di posta Andreas Quinz, titolare di malga Rin Bianco. Porta infatti la sua firma l’iniziativa di aprire un varco sul tratto che va dal lago Antorno al casello delle Tre Cime con l’ausilio di una fresa. «Se la Tre Cime service dichiara di avere un contratto in essere con il Comune di Auronzo è bene sapere che lo stesso ce l’ho anche io e parla molto chiaro. Lo stesso dice che, essendo io gestore della malga, ho la possibilità di accedervi per rifornimenti e soprattutto per motivi di sicurezza». L’ordinanza è stata ribadita nei giorni scorsi dal Comune di Auronzo a firma dell’ingegner Tommaso Piovesana, «che ribadisce quanto stabilito dai contratti, cioè che il gestore del servizio motoslitte ha la disponibilità sulla strada di solo una fascia di tre metri di larghezza per una lunghezza di massimo 100 metri oltre il lago Antorno mentre il ristoratore rinuncia all’ingresso dei clienti coi loro veicoli ma ha comunque diritto ad accedervi per i rifornimenti e la sicurezza». «Poter accedere alla malga è un mio diritto», tuona Quinz, «da fine novembre, infatti, mi è stato impedito nei modi più svariati di sgomberare la neve dalla strada nonostante una prima tentata mediazione bonaria che ha coinvolto anche l’amministrazione comunale. Tutto è stato vano, ecco perché ho deciso di presentarmi sul posto con una fresa e soprattutto con la presenza delle forze dell’ordine a testimoniare che ciò che stavo facendo era assolutamente lecito».
L’apertura del varco non è stata possibile per via della presenza al suolo di uno strato molto compatto di neve, ma Quinz non si arrende: «Nelle prossime ore torneremo sul posto con un escavatore. Ribadisco che aprire un varco per raggiungere la malga è un mio diritto. Sabato scorso, proprio per la mancanza di una via d’accesso, ho dovuto rinunciare a sessanta prenotazioni, una quarantina nella giornata di domenica. Anzi, per permettere ai miei clienti di venire in malga ho pagato di tasca mia il servizio motoslitte della Tre Cime service, pensate voi...». Quinz nella sua disamina della vicenda chiede ora a gran voce l’intervento dell’amministrazione comunale: «Qui ci sono due contratti in essere che evidentemente cozzano l’uno con l’altro, ma la strada è di proprietà comunale e toccherà dunque al Comune dirimere la vicenda. La lamentela espressa dalla Tre Cime Service infatti non sta né in cielo né in terra, abbiamo già provveduto a segnalare il tutto ai Carabinieri di Auronzo perché ci tengo a sottolineare un concetto: io sono a tutti gli effetti un prigioniero dentro casa mia». —
Gianluca De Rosa
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