Quarant’anni di pizza la “Bella Napoli” in festa

BELLUNO. Era una fredda giornata d'autunno, quando Giuseppe “Bepi” Villani riceve una chiamata dal fratello Camillo. Giuseppe è a Roma, sta facendo il servizio militare, ma capisce subito che il fratello ha un'idea niente male che gli passa per la testa: «Giuseppe, perchè non apriamo una pizzeria a Belluno?». L'idea è rischiosa, ma è di quelle che ti prendono subito, uno di quei treni che passano una volta nella vita. Siamo nel 1971, Bepi si congeda e parte per Belluno. Il 2 giugno 1971 apre (in società con i fratelli, 2 femmine e 3 maschi) “Ai Giardini” (l’attuale F40), in piazza dei Martiri. Giuseppe, però, vuole mettere su famiglia, ad Agerola ha una fidanzata, Angela, che vuole sposare e portare a Belluno; l'idea è quella di aprire un'altra pizzeria. L'occasione giusta arriva quando acquista un piccolo locale di via Feltre, un tempo bar e poi capannone dismesso.
Prende così vita un sogno che nel novembre del 1973 diventa realtà: nasce la pizzeria Bella Napoli, uno dei locali storici e più longevi della città.
Aperto il ristorante con i fratelli, dopo il matrimonio nel 1978 Giuseppe si mette in proprio. Il capofamiglia non nasconde una certa emozione quando ci racconta le sue origini:«Tutto è nato grazie a mio fratello Camillo (che oggi non c'è più), è lui che mi ha attirato nel mondo della pizza. Possedeva un locale a Pordenone e mi disse che voleva aprire una pizzeria a Belluno e da lì tutto è nato», commenta Bepi.
Nel frattempo arriva la moglie Angela, un vulcano di energia; le chiediamo quale sia il segreto di questa longevità. Lei non ha dubbi: «La dedizione e l'amore per il lavoro. Giuseppe è sempre presente e disponibile con tutti, ma ci vogliono anche tanta pazienza e costanza. Abbiamo ricevuto una bellissima accoglienza quando siamo arrivati qui, mio marito è benvoluto e molto conosciuto in tutto il territorio e la nostra famiglia si è subito inserita nel tessuto sociale della città. In quarant'anni abbiamo creato una clientela affezionata e fidelizzata», commenta Angela.
Le fa eco Anna, la seconda figlia: «Il senso del dovere e il rapporto di amicizia e rispetto con i clienti sono alla base del lavoro che i miei genitori hanno portato avanti in questi anni. Anche in tempi di crisi offriamo un servizio di qualità, a partire dai prodotti utilizzati, naturali e a lavorazione artigianale». «Abbiamo marchi e fornitori che ci sostengono da 40 anni», prosegue Umberto, primogenito che ha ereditato dal padre la passione per la ristorazione e oggi gestisce l'attività finanziaria del locale.
Tradizione e innovazione. Per durare tanto tempo la Pizzeria Bella Napoli ha saputo anche reinventarsi: «Dagli anni '70 ad oggi c'è stata un'evoluzione della pizza, prima era un piatto povero. Anche gli ingredienti e i gusti delle persone sono cambiati; la pizza oggi è un piatto più ricercato. Fino a vent'anni fa nessuno avrebbe pensato di metterci sopra la zucca».
Innovazione anche nell'impasto, con l'introduzione del lievito madre: «Siamo stati i primi a portarlo qui a Belluno. Da poco abbiamo introdotto il lievito madre in acqua, una novità assoluta. Si tratta di un impasto ancora più leggero», spiega Umberto.
La pizzeria Bella Napoli oggi è diventata anche scuola, grazie alla collaborazione con Studi Associati. Il locale organizza, infatti, corsi professionalizzanti con stage formativo per la figura di pizzaiolo e le richieste sono molte.
L'appuntamento da non perdere è per domenica, dalle 15.30 alle 18: la Bella Napoli offre un buffet a tutti i bellunesi per festeggiare i 40 anni di attività.
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