Quando il basket non è soltanto sport

CORTINA. Mentre i bambini si divertono sotto al campanile, i più grandi si sfidano al playground. I professionisti, invece, sudano all’Olimpico, dove al posto del ghiaccio c'è un bel campo da pallacanestro. Azzurro, ovviamente. Cortina sta ospitando il ritiro della De Longhi Treviso, che fino a domani preparerà la sua stagione di A2 nel tempio dello sport ampezzano. Gli allenamenti sono aperti a tutti: la mattina tra le 9 e le 11 e il pomeriggio tra le 17 e le 19. Con l'occasione sono stati organizzati una serie di eventi collaterali che hanno l'obiettivo di coinvolgere ampezzani e turisti nel magico mondo della pallacanestro. Per i più piccoli c'è un mini campo da basket alla Conchiglia: gli animatori dello staff De Longhi giocano con loro, invitandoli a sfidarsi con i coetanei tentando di infilare il pallone nel canestro messo proprio sotto al campanile. Per chi mette i due punti c'è un gadget, per tutti la merenda fornita dagli sponsor della squadra. I ragazzi più grandi, invece, si sfidano al campetto, come nella migliore delle tradizioni estive. Ieri è iniziato il torneo, con le squadre iscritte ha giocato anche Andrea Gracis, e ci sono già le due finaliste: “Sport è vita” e “Mountfit”. Domani alle 16 all’Olimpico si contenderanno il trofeo del primo Cortina Playground. Non mancano eventi serali. Partecipata e divertentissima la serata di martedì, nella quale tre personaggi diversi ma tutti accomunati dalla passione per il basket hanno raccontato aneddoti sulle loro carriere, e non solo. In sala Cultura c'era anche il sindaco Franceschi, appassionato di basket. A intrattenere la platea c'erano Riccardo Pittis, storico capitano della Benetton Treviso, il presidente della De Longhi, Paolo Vazzoler, e Raffaele Ferraro, il ragazzo che ha fondato il sito più seguito dagli appassionati della palla a spicchi (“La giornata tipo”). Dalle follie fatte per amore del basket ai luoghi comuni più fastidiosi legati alla pallacanestro («Hai presente quando ti dicono: ah, hai giocato anche in nazionale? Eh per forza, sei alto...», ha raccontato Pittis), i tre protagonisti della serata hanno divertito per un'ora e mezza il pubblico. Scontata la domanda: ma rimorchiano più i calciatori o i cestisti? «I calciatori... ma per forza, noi siamo esteticamente inguardabili», ha detto ancora Pittis, partendo con una carrellata di giocatori brutti, ma davvero brutti, «che in discoteca una ragazza preferisce senza dubbio scambiare due parole poco intelligenti con un calciatore piuttosto che due parole sensate con un cestista». E che dire del luogo comune per cui “se giochi a basket cresci”? «Io gioco da 26 anni e sono 1.76», ha sorriso Ferraro. Immancabile la parentesi sulla nazionale (stanno per iniziare gli Europei): «Siamo una squadra di talento, forse non possiamo ambire a vincere ma alla semifinale sì», ha chiuso Vazzoler. «E una volta arrivati lì, può succedere di tutto». La settimana del basket a Cortina si concluderà domani. Evento clou l'amichevole fra Treviso e Verona, alle 17 all’Olimpico.
Alessia Forzin
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