Qualità della vita, Belluno perde il primato ma si conferma ai vertici col quarto posto

Tre passi indietro nella classifica della vivibilità per Belluno, che perde il primato tra le 107 province italiane nella classifica stilata annualmente dal Sole 24 Ore. Dopo il primo posto del 2017, quest’anno scivola giù dal podio, occupato da Milano che sale sul trono davanti a Bolzano e Aosta.
La graduatoria mira a inquadrare la situazione relativa al benessere nelle province, attraverso l’analisi di 42 indicatori suddivisi in sei macro aree, ovvero ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero.
Belluno quindi è quarta, come nel 2016, con risultati sempre positivi nei settori che sono ormai diventati i suoi punti di forza consolidati, a partire dalla sicurezza, dove nel 2018 balza in vetta davanti ad Aosta, ma a trainare è anche il tenore di vita, visto che la nostra provincia si conferma medaglia di bronzo negli indicatori di ricchezza e consumi.
Quanto ad affari e lavoro, Belluno si piazza sedicesima (primeggia Bolzano). Se Rimini e Firenze, evidenzia il Sole 24 ore, danno spettacolo – sono ai primi due posti nell’ambito della cultura e tempo libero – qui Belluno è appena sotto la metà classifica, in posizione 62 su 107, il dato in cui è più staccata.
Nell’ambito della demografia e società, si pagano il basso tasso di natalità e l’indice di vecchiaia, che portano Belluno indietro, al 52° posto. Ambiente e servizi però sono da top 20.
VENTINOVESIMA EDIZIONE
La prima classifica risale al 1990 e vinse Belluno. Stavolta tocca a Milano festeggiare. Ma mettendo insieme Bolzano, Aosta, Belluno e Trento (quinta), l’arco alpino la fa da padrone. Più in generale, le prime trenta posizioni sono appannaggio del Triveneto. Il fanalino di coda è Vibo Valentia. I dati rappresentano la qualità della vita come fenomeno economico-sociale a più dimensioni.
RICCHEZZA E CONSUMI
Medaglia di bronzo, come nel 2017. Il Pil pro capite in media è di 30.200 euro, il 14° più alto. La nostra provincia è prima per incidenza dei “protesti”, 33esima per depositi pro capite (23.944 euro). Gli affitti costano in media 460 euro (38° posto), mentre per prezzi medi di vendita delle case (1.400 euro al metro quadro) siamo al 68°. Per spesa pro capite in viaggi e turismo (385,5 euro) siamo al 41°, per depositi pro capite (23.944) al 33° e per consumi (2. 575 euro) al 46°.
AFFARI E LAVORO
Numeri in chiaroscuri in questo settore. Quasi 70 persone su 100 hanno un lavoro (7° posto) e tra gli Under 29, il tasso di disoccupazione è il sesto più basso (11,2 per cento). Bene la quota di export sul Pil (7° posto). Poche le imprese registrate – 7,6 ogni cento abitanti – che pongono Belluno al 104° posto su 107. Dato che si spiega con i grandi colossi, specie dell’occhialeria, che occupano molta forza lavoro, ma contano uno al registro imprese. Siamo indietro anche per impieghi su depositi (96° posto). Così è così sul gap retributivo di genere, con un -23 per cento fra le retribuzioni medie nette di uomini e donne che mettono Belluno al 36° posto. Per numero di startup innovative, 44° posto.
AMBIENTE E SERVIZI
Bene l’ecosistema urbano (7°), meno la spesa sociale degli enti locali per abitante (32,9 euro per minori, disabili e anziani pro capite, 69° posto). La speranza di vita media alla nascita è di 82,6 anni (58° posto), per numero di servizi attivati di home banking siamo al 27°, per indice delle smart city al 35°, per indice climatico di escursione termica al 76° e per rischio idrogeologico al 6°.
DEMOGRAFIA E SOCIETà
È una nota dolente. Agli ultimi posti per tasso di natalità (95°), indice di vecchiaia (89°), tasso di mortalità (82°), un po’ meglio per tasso di fecondità (67°), saldo migratorio interno (44°), laureati per provincia di residenza (43°) e acquisizioni di cittadinanza italiana (16°).
GIUSTIZIA E SICUREZZA
Nessuno meglio del Bellunese. I dati parlano di meno di nove furti d’auto (1° posto), circa dieci rapine (6° posto) e 23,9 delitti connessi a stupefacenti (2° posto) ogni centomila abitanti. L’indice di litigiosità (cioè il numero di cause civili) è il migliore. Belluno è 36° per durata media dei processi, 14° per scippi e borseggi e 55° per cause pendenti ultratriennali.
cultura e tempo libero
Nessuna comparsa nella top ten dei sette indicatori. Belluno è al 57° posto per numero di librerie, al 95° per sale cinematografiche, al 75° per offerta culturale, ma al 22° per permanenza media dei turisti nelle strutture ricettive. Per spesa al botteghino degli spettacoli è 80°, per numero di onlus ogni 100 mila abitanti 58° e infine per indice di sportività è 44°. —
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