Puntualità e comfort. «I treni elettrificati ci regaleranno un servizio migliore»

BELLUNO. Da Conegliano a Belluno, lungo la linea ferroviaria finalmente elettrificata, sono partite da alcuni giorni le prove tecniche per testare gli impianti che sono ora continuamente in tensione. Non si tratta ancora di far correre i nuovi elettrotreni, anche se senza passeggeri. Quest’ultima fase delle prove tra Vittorio Veneto e Belluno dovrebbe iniziare alcune settimane prima del 13 giugno, data in cui l’elettrificazione della linea diventerà una realtà con l’entrata in vigore del nuovo orario estivo di Trenitalia. A Bassano e Montebelluna, dove i primi treni elettrici sono partiti a dicembre, si è fatto così.
Ora tocca a Belluno, dopo anni di lavori e un investimento di una ottantina di milioni di euro che ha consentito di elettrificare prima il tratto Belluno – Ponte e poi Ponte – Vittorio Veneto. Per il momento dunque si controllano le linee da remoto: tutti i comuni lungo la ferrovia sono stati avvertiti e di conseguenza anche i cittadini, onde evitare nella maniera più assoluta il contatto con conduttori e isolatori dell’impianto: il rischio è mortale.
A giugno, è l’annuncio di Zaia di qualche giorno fa, ci saranno i moderni elettrotreni Pop, che consentiranno di andare direttamente da Belluno a Venezia e ritorno, senza necessità di effettuare il cambio a Conegliano. «Noi ci aspettiamo che delle tredici coppie di treni (andata e ritorno) che viaggiano attualmente tra Belluno e Venezia, almeno sette o otto siano quelle nuove e più veloci, con convogli che sfruttano l’elettrificazione», spiega Alessandro De Nardi, che insieme con altri pendolari cura il sito www.trenibelluno.it e la relativa pagina facebook. «Nel direttivo siamo in quattro, poi c’è un’altra decina di simpatizzanti e collaboratori che tra l’altro monitora costantemente i ritardi sulle linee da e per il Bellunese».
L’annuncio sul numero dei treni veloci è stato fatto dallo stesso assessore regionale De Berti: saranno otto tra Belluno e Venezia e sette tra Venezia e Belluno. Per conoscere quali saranno occorre attendere il nuovo orario estivo. Ma cosa si aspettano i pendolari? «Treni più silenziosi, un servizio migliore, il rispetto degli orari. È quanto sta accadendo da dicembre sulle tratte tra Bassano e Cittadella e tra Padova e Montebelluna».
Meno tempo per arrivare a Venezia e in futuro a Padova? «Attualmente da Belluno a Venezia, con il cambio del treno a Conegliano, si impiegano 2 ore e 9 minuti nell’orario più veloce. A Conegliano si sta fermi circa dieci minuti. Ci possiamo aspettare come minimo di arrivare da Belluno a Venezia in due ore. In linea assolutamente teorica si potrebbe impiegare un’ora e 40 minuti, ma dovrebbe esserci sulla linea solo quel treno, mentre in realtà da Conegliano a Venezia il traffico ferroviario è molto intenso. In periodo no Covid tra Mestre e Venezia viaggiano ogni giorno 400 treni, e non ci sono quelli merci che a Venezia non arrivano. Non è solo questione di linee, ma anche del numero di treni che le percorrono», spiega De Nardi.
«Con l’elettrificazione ci aspettiamo che la maggioranza delle corse sia diretta, in orari interessanti. Per le altre, invece, resterà la necessità di fare il cambio a Conegliano».
A guardare quanto riporta ogni settimana il sito di Trenibelluno, la situazione sembra decisamente migliore rispetto al passato sul fronte dei ritardi. Prendiamo come esempio la settimana che va dal 14 al 20 marzo. I collaboratori del sito riescono a monitorare moltissimi treni: tutti quelli sulla linea Belluno – Conegliano, Belluno – Calalzo, Feltre – Treviso. E poi anche Montebelluna –Padova, Bassano – Padova e altri ancora per un totale di 10 linee. Nella settimana presa in esame sono stati pochi i treni controllati tra Conegliano e Venezia, ma tra il 7 e il 13 marzo anche quella tratta è stata monitorata quasi totalmente. Ebbene la percentuale di puntualità (ritardi inferiori ai 5 minuti) varia tra il 93 e il 98 per cento.
«Siamo lontani anni luce da quello che avveniva solo qualche tempo fa», spiega De Nardi, «ormai sono pochi i treni che portano ritardo: e ci siamo accorti che sulle due tratte appena elettrificate i ritardi sono anche diminuiti». —
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