Pubblicato il bando per gli impianti «Il Nevegal non sarà abbandonato»
C’è tempo fino al 6 marzo per partecipare alla gara. Il sindaco: «Se ci sarà bisogno, il Comune ci sarà»

Un Nevegal regno dello sci ma aperto e vivace anche in estate. È questo lo spirito che permea il bando di gestione degli impianti di risalita, che è stato pubblicato dalla stazione unica appaltante della provincia di Vicenza. Gli operatori di settore avranno tempo fino alle 12 del 6 marzo per presentare l’offerta, le buste saranno aperte il giorno successivo alle 10.
Con questa procedura, il Comune diventerà proprietario degli impianti e dei beni ad essi funzionali e pertinenti, ma solo qualora si individui (mediante la gara, appunto) un gestore privato che si occuperà del comprensorio per dodici anni, più uno transitorio. L’acquisizione costerà 145 mila al Comune, sulla base della perizia di stima e della proposta irrevocabile di vendita fatta dall’attuale proprietà, Nevegal 2021. «È un momento storico», commenta il sindaco Oscar De Pellegrin. «Ci troviamo ad un momento di svolta per il futuro del nostro Colle, abbiamo sempre detto di credere nel suo sviluppo e nel suo enorme potenziale. Ringrazio l’assessore Roccon, i tecnici e gli uffici per aver messo a terra il bando in tempi record».
Il bando
La concessione riguarda non solo gli impianti di risalita, ma anche le piste di mountain bike (che sono due). Il gestore dovrà occuparsi di tutte le manutenzioni, ordinarie e straordinarie, comprese le revisioni generali e speciali di seggiovie e skilift, stimate in 1.559.000 euro (la cifra è nel Pef a base di agar). Nessun costo per le manutenzioni ricadrà sul Comune, e questo punto viene ribadito in più punti del disciplinare di gara.
A carico del gestore ci sono anche le manutenzioni ordinarie e straordinarie di tutti i cespiti, aree, terreni e fabbricati affidati in concessione. Il Comune ha messo paletti su orari, giornate di apertura e tariffario: il gestore dovrà garantire l’apertura degli impianti almeno dal 1° dicembre al 30 marzo, dalle 8.30 alle 16.30, e dal 1° luglio al 30 settembre, “fatte salve condizioni meteorologiche avverse”, si legge. In quel caso è consentita l’apertura parziale, che deve essere comunicata al Comune e agli organi di controllo preposti (Provincia). Il gestore dovrà anche garantire almeno 36 aperture in notturna della Coca bassa.
Il Comune si riserva “la facoltà di utilizzare l’impianto per fini istituzionali per un massimo di cinque giornate annue”, giornate in cui “il trasporto di persone e attrezzature dovrà essere garantito dal gestore gratuitamente”. Potrà fare verifiche e controlli sul rispetto del calendario, gli orari di apertura, del tariffario, dei servizi offerti. Sono previste penali qualora non vengano rispettati. Qualora il gestore volesse attuare modifiche rilevanti agli impianti dovrà essere autorizzato dal Comune a farle.
«Il comune ci sarà»
Il Comune riconoscerà un contributo annuo, oggetto anch’esso di gara, a partire da 100 mila euro. A questi si aggiungeranno, per l’anno 2024, 500 mila euro di contributo straordinario assicurato dalla Regione (300 mila euro) e dalla Provincia (200 mila), cifra che permetterà di sostenere le manutenzioni periodiche. Ma il Comune si impegna fin d’ora a cercare finanziamenti: «Li cercheremo assieme al futuro gestore, perché è interesse di tutti che il Nevegal funzioni e che si possa sviluppare», spiega il sindaco De Pellegrin. «Qualora ottenessimo contributi, li potremmo trasferire alla società che si aggiudicherà la gara».
E cosa accadrebbe nel caso in cui la società chiedesse un ulteriore sostegno economico al Comune, per una condizione di grave difficoltà? «In quel caso cercheremmo insieme una soluzione», afferma De Pellegrin. «Se ci saranno difficoltà serie e motivate ci saremo, staremo vicini al Nevegal. Assegnare la gestione a un privato non significa dire “Ok, ora i problemi sono vostri”. Dobbiamo fare il possibile perché il Nevegal funzioni, tutti insieme».
De Pellegrin auspica che alla gara partecipino più soggetti: «Noi abbiamo la coscienza a posto, abbiamo fatto tutto il possibile per costruire un bando appetibile, migliorando quello che abbiamo trovato. Capisco che il momento non sia facile, ma mi auguro ci sia visione d’impresa e che la gara non vada deserta».
«È stato complesso concretizzare il bando», conclude l’assessore Roccon, «serviva tenere conto dell’interesse pubblico quanto di quello privato perché il business plan risultasse coerente, efficace, sicuro e appetibile».
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