Provincia, orario flessibile per i dipendenti con figli
Aggiornato il protocollo di intesa che permette la conciliazione lavoro-casa Previste agevolazioni per i lavoratori che hanno bambini sotto i 12 anni
BELLUNO. Novità per il personale della Provincia. Nei giorni scorsi è stato firmato dal presidente Roberto Padrin, dal segretario generale Pietro Ossi, dalla consigliera di parità Rossana Mungiello e dalla presidente del Comitato unico di garanzia (Cug) Lucia Fenti, l’aggiornamento del protocollo d’intesa per conciliare attività lavorativa e familiare, anche mediante l’utilizzo del part-time. Si tratta di una novità assoluta nel panorama veneto, se non anche italiano, come dice la consigliera di parità.
La novità, recepita dall’ente su proposta congiunta dalla consigliera di parità e dal Cug, è entrata in azione da lunedì e dà la possibilità di accedere al part-time o di articolare l’orario a tempo pieno fino a un massimo di tre rientri pomeridiani fino al compimento del 12° anno d’età del figlio. Tale possibilità nella precedente stesura era utilizzabile fino al compimento del 6° anno d’età della prole. Un ampliamento della fascia d’età che deroga quanto previsto dalle norme contrattuali.
«La questione è emersa grazie alle segnalazioni del personale», precisa la consigliera di parità, Mungiello. «I veri problemi organizzativi e di cura dei minori si presentano nel momento in cui i bambini iniziano a frequentare la scuola primaria, e quindi l’amministrazione ha voluto tendere la mano ai suoi dipendenti creando le condizioni per meglio conciliare il lavoro con la famiglia. Abbiamo previsto, anche, una flessibilità oraria nei rientri pomeridiani per andare a prendere i figli a scuola, prevedendo la possibilità di entrare e di uscire mezz’ora prima (14.30 invece delle 15 e 16.30 invece delle 17). È stata prevista anche la possibilità di fare tre rientri pomeridiani invece di due, per recuperare l’orario di lavoro».
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