Proteste triestine per il daspo «ma è il secondo per il tifoso»
BELLUNO. Il verso della scimmia o la prima lettera di Unione? Dunque, il tifoso della Triestina, Lorenzo Campanale sta per ricevere un daspo di cinque anni: un divieto di assistere alle manifestazioni sportive. Non gli è ancora stato notificato, tramite l’avvocato Giovanni Adami, ma la questura di Belluno conferma che gli arriverà nei tempi tecnici, sulla base di un rapporto della Digos. La partita di calcio è quella del 5 ottobre, al Polisportivo contro il Belluno e il giocatore eventualmente preso di mira è l'attaccante senegalese Sadio Samba, che quel giorno entrò a venti minuti dalla fine, al posto di Posocco e segnò il gol della vittoria per 2-1.
C'era un buon numero di tifosi alabardati in gradinata Est e più volte hanno intonato un coro che consiste nelle scandire le lettere della parola unione, seguendo il capotifoso, prima di pronunciarla interamente. Nel fine settimana, diversi tifosi anche del Belluno avevano espresso la loro solidarietà a Campanale, sostenendo che non era successo niente di particolare e ricordando i precedenti al Polisportivo per alcuni tifosi del Sandonà (petardi, fumogeni e assoluzione in tribunale) e del Venezia (invasione di campo il giorno della promozione in Lega Pro).
Ieri hanno preso posizione anche i sostenitori alabardati con uno striscione e un comunicato apparso su siti e profili Facebook: «L’Associazione nazionale Triestina club e la tifoseria rossoalabardata tutta esprimono con rammarico il disappunto per il possibile Daspo di 5 anni prospettato a Lorenzo Campanale. Siamo certi che, conoscendo Lollo, i fatti a lui attribuiti sono del tutto inesistenti o tuttalpiù dovuti ad un’errata interpretazione da parte degli inquirenti. Lollo con il quale da anni abbiamo intrapreso un dialogo costruttivo, è un ragazzo passionale, il suo amore per l’alabarda è davanti agli occhi di tutti, la sua vita è intrisa d’Unione nel vero senso della parola; come non ricordare il suo volontariato e le sue ore spese per fare beneficenza a chi ha bisogno. Non possiamo credere che un ragazzo così possa essere frustrato con una sentenza così ingiusta. Siamo al suo fianco per scongiurare il suo allontanamento dallo stadio. Forza Lollo, non demordere!».
Ma in questura non si lasceranno commuovere, anzi ricordano che Campanale «aveva già sofferto un precedente daspo e ci siamo fermati a cinque anni, quando avremmo potuto arrivare a otto, con le nuove norme». (g.s.)
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