Prosciugato il conto a un’anziana di Vodo: un’amica in tribunale
VODO DI CADORE
Muore prima di avere giustizia. Dopo aver denunciato quella che considerava un’amica per una circonvenzione d’incapace da 41 mila euro, un’anziana di Vodo di Cadore è purtroppo deceduta. Attilia Milani era avanti con l’età e un brutto male se l’è portata via lo scorso 13 agosto. La sentenza a carico dell’imputata Nadia Storti sarà pronunciata il 12 gennaio dell’anno prossimo dal giudice Zantedeschi, nel frattempo sono stati sentiti in aula i consulenti di parte: quello della Procura ha spiegato che la donna era una persona facilmente circonvenibile, mentre quello della difesa ha sostenuto l’esatto contrario. Il consueto gioco delle parti. L’imputata è difesa dall’avvocato giuliano Ferrucci, mentre l’erede si è costituito parte civile con la cadorina Munerin.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, Storti ha conosciuto l’anziana a Borca di Cadore, durante un periodo di soggiorno e deve aver capito di avere a che fare con una donna in difficoltà. Affetta da una depressione di grado medio, oltre che da demenza senile a causa dell’età avanzata. Per questo motivo, molto suggestionabile. È cominciata una serie di visite alla filiale di Borca di Cadore di Unicredit, dove a colpi di prelprelevamenti da mille euro ciascuno sono spariti 26 mila euro. Quando non c’era più niente da prelevare, l’attenzione si è spostata alla Cassa di Risparmio del Veneto, dove la nonna aveva un altro conto corrente. Qui gli euro prelevati sono stati 15 mila. Totale 41 mila e conto azzerato.
I fatti sono contestati tra il 2017 e il 2018, poi è stata presentata una querela alla stazione dei carabinieri di San Vito e sono partite le indagini preliminari. Nel corso dell’istruttoria del processo, è stata sentita anche l’amministratrice di sostegno della donna, che l’ha descritta come una 89enne senz’altro in buona salute, ma psicologicamente in difficoltà. Che viveva da sola, piangeva spesso e non si dava pace per la scomparsa di soldi e gioielli: «Sono stata una stupida» diceva.
Negli ultimi tempi, un’amica vera ce l’aveva, per la verità. Una donna un po’ più giovane che per mesi ha raccolto le sue confidenze e anche i suoi timori: «Ho paura che venga a farmi del male» si è sentita dire. A gennaio, la sentenza. —
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