Prosciolto il dottor Bianchini ma la Procura vuole il processo agli altri quattro indagati
Il primario era accusato di epidemia colposa all’ospedale San Martino. Caduto anche il favoreggiamento resta l’ipotesi del falso

BELLUNO. Prosciolto il medico Roberto Bianchini. Il reato di epidemia colposa di Covid-19, all’ospedale San Martino, non c’è. Mentre il procuratore della Repubblica, Paolo Luca ha chiesto il processo per gli altri quattro indagati: i componenti dell’Ufficio Procedimenti disciplinari, Raffaele Zanella e Antonella Fabbri, Cristina Bortoluzzi e Tiziana Bortot devono difendersi dall’accusa di falso per il giorno di rientro del primario di Otorinolaringoiatria da una vacanza in Thailandia. Non più anche di favoreggiamento personale, perché non essendoci l’epidemia colposa (il focolaio in reparto per le visite da positivo senza la mascherina), non può esserci nemmeno quest’altro reato. L’udienza preliminare è fissata per febbraio. I difensori Rasera Berna e Ghezze chiederanno il proscioglimento per i rispettivi assistiti, partendo anche da alcuni provvedimenti del Tribunale del Riesame e della Corte di Cassazione. Nel frattempo, Fabbri ha querelato un maresciallo della Guardia di finanza per il modo in cui avrebbe svolto le indagini e segnalato l’atteggiamento della Procura.
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