Progetto cabinovia: la parola alla gente

FALCADE. Nuovo passo avanti nella procedura per l'approvazione del progetto della nuova cabinovia Molino-Le Buse. Ieri sera a Caviola, la presentazione pubblica, uno dei passaggi necessari nell'iter che porterà all'autorizzazione finale, da parte della commissione Via (Valutazione di impatto ambientale) regionale. «Si tratta di un momento di condivisione con il pubblico, previsto dalla procedura», spiega il sindaco, Michele Costa. «Quello che sarà realizzato è un intervento importante per il territorio, la popolazione ha il diritto di esprimersi». Alla serata c'erano anche i progettisti e i rappresentanti della società Impianti Falcade – Col Margherita, che si è aggiudicata la gara d'appalto, in associazione temporanea d'impresa con la Doppelmayr, leader nel settore degli impianti a fune. La nuova cabinovia, che andrà a sostituire l'impianto esistente, sarà finanziata al 70% dai fondi Odi. Il rimanente 30% sarà a carico dell'Ati, che oltre alla costruzione dell'impianto ne avrà la concessione per 40 anni (questa la vita utile di un impianto in media).
«La cabinovia a otto posti sostituirà l'esistente seggiovia quadriposto, che esiste dalla fine degli anni '80 e verrà smantellata», continua il sindaco. Le stazioni di partenza e arrivo rimarranno le stesse, così come la linea lungo la quale si svilupperà l'impianto. Che avrà un impatto visivo minore rispetto all'attuale seggiovia. «Il nuovo impianto sarà di proprietà del Comune, altrimenti non starebbe in piedi il contributo ottenuto in base ai fondi per i Comuni di confine (Odi)», aggiunge Costa. L'impianto attuale è di proprietà della Società Impianti. Se la gara fosse stata vinta da un altro soggetto, questo avrebbe dovuto liquidare il costo della seggiovia (in base a una perizia che è stata fatta, 4.120.000 euro) e poi mettere il 30% del costo di realizzazione della cabinovia. Ma ha vinto un'Ati in cui c'è anche Società Impianti, quindi il problema non si pone. L'intero intervento ha un costo di 14.018.360 euro. 9.812.852 sono coperti dal contributo assegnato dall'Odi (Fondo Brancher 2012), i restanti 4.205.508 di euro saranno a carico del concessionario. «L'iter procedurale sta andando avanti, stiamo lavorando affinché tutto si concluda nei tempi giusti», conclude il sindaco di Falcade. «Se tutto andrà come deve, finita la stagione invernale sarà smantellato il vecchio impianto, poi si inizierà a costruire quello nuovo. Fra un anno esatto dovremmo essere qui ad inaugurare la cabinovia». Si lavorerà in primavera ed estate, dunque: «Non si può pensare di fare una stagione invernale senza un impianto di risalita in quella zona», chiude Costa. «È il principale impianto di arroccamento dalle valle del Biois al carosello del Col Margherita».
Alessia Forzin
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi