Primi ospiti nelle otto camere dell’osteria Ponte Serra

LAMON. Una ristrutturazione che ha rispettato la tradizione lasciando dove possibile la struttura originaria e utilizzando per la mobilia legno antico recuperato. Il resto lo fanno le finiture che danno calore un senso di calore: primi ospiti ieri nelle otto camere che vanno ad ampliare l’offerta dell’osteria Ponte Serra. Cinque camere comfort con bagno privato e altre tre camere altrettanto confortevoli, ma con il bagno condiviso. Ieri mattina il proprietario Davide Pante era ancora al lavoro con il suo staff per sistemare gli ultimi dettagli. «L’inaugurazione vera e propria la faremo più avanti», commenta soddisfatto, «ma siamo pronti ad accogliere i nostri ospiti e l’accoglienza è stata molto positiva visto che siamo su booking.com e le prenotazioni fioccano per tutta la settimana. Speriamo sia di buon auspicio».

Rilevata nel 2016 la proprietà del complesso dell’antica osteria Ponte Serra, Pante è andato per gradi: «Prima abbiamo sistemato la terrazza esterna, poi ci siamo concentrati sul ristorante che abbiamo aperto nel 2018 e che ci stando ottime soddisfazioni, e ora è venuto il momento di debuttare con queste otto camere dedicate alla locazione turistica, che è il primo passo per arrivare un domani, quando la ristrutturazione dell’edificio sarà completa, ad avere venti camere a disposizione restituendo la struttura alla sua originaria funzione di hotel».

Le camere si trovano tutte al primo piano, con la reception dedicata sul lato che guarda proprio verso Ponte Serra. L’arredamento è essenziale, ma curato con un continuo richiamo al territorio (le testiere dei letti oltre all’incisione Ponte Serra, ricordano nella parte alta il profilo del Monte Coppolo, che meglio si nota accendendo la luce di cortesia. Bagni funzionali e moderni completano l’offerta per una clientela variegata. Per tutto l’altopiano la struttura rappresenta certamente un buon biglietto di visita, mentre i dipendenti, tutti locali, sono saliti a tredici offrendo anche uno sbocco occupazionale interessante.

«L’idea di base è quella di promuovere il territorio», spiega ancora Davide Pante. «Lo facciamo con la vendita dei prodotti locali e con la scelta di prodotti bellunesi per realizzare i piatti della nostra cucina e continuiamo sulla stessa linea anche con le camere. Anche la proposta turistica che offriamo è centrata sul territorio. Mi auguro che i gli ospiti apprezzino i nostri sforzi». —

R.C.

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