Prima una colata di fango poi un masso: chiusa la Sp 49

Un altro temporale, un’altra colata di fango. La strada provinciale 49 che collega Misurina a Carbonin continua a destare preoccupazione, creando non pochi grattacapi al personale di Veneto Strade, da giorni impegnato sul posto senza un attimo di tregua al fine di garantire la regolare circolazione.
Anche ieri è bastato un temporale di pochi minuti per far scattare l’allarme. La strada è rimasta chiusa un paio d’ore dopo che l’ennesima colata di fango, la seconda nel giro di pochi giorni, è venuta giù. Trecento i metri cubi di materiale, principalmente ghiaia, che si sono riversati sulla sede stradale. Parte di essi ha interessato una vettura in transito in quel preciso istante, ma per fortuna i suoi occupanti non hanno riportato ferite così come la macchina, una Mercedes, danni.
La strada, dopo essere stata sgomberata, era stata inizialmente riaperta, ma poco dopo ecco un nuovo colpo di scena: la caduta a valle non di ghiaia o detriti, ma di un grosso masso, ha fatto scattare un allarme di grado superiore: «La strada è chiusa e resterà tale fino a quando non avremo effettuato tutte le valutazioni del caso», ha sottolineato Michele Artusato, direttore del ramo bellunese di Veneto Strade, «ghiaia e fango non destano particolare preoccupazione, i massi sì, a maggior ragione se sono di grandi dimensioni».
Toccherà ai rocciatori questa mattina salire in quota per capire lo stato dell’arte. «In base al responso vedremo come muoverci di conseguenza».
Stando alle primissime indiscrezioni, anche in virtù delle previsioni meteo poco incoraggianti, la strada resterà chiusa almeno fino alla giornata di domani. I problemi riscontrati sul tratto della SP 49 a ridosso del ponte sul torrente Popena rappresentano una pesante eredità del passaggio della tempesta Vaia. «Il manto stradale venne ripristinato in tempi celeri grazie a uno straordinario lavoro di squadra», ricorda Artusato, «adesso però i problemi sono a monte. Bisognerà intervenire sulla frana per far sì che il problema non si ripeta ogni volta che si manifesti una situazione di maltempo».
L’area teatro della colata di fango si trova a un paio di chilometri dalla frazione di Misurina, sul territorio di Auronzo, proprio a ridosso del torrente Popena. «Teniamo la zona costantemente monitorata, anche grazie al supporto degli altri organi competenti», ha aggiunto Artusato, «sono in costante contatto con il sindaco di Auronzo Tatiana Pais Becher. Conosciamo l’importanza della strada, soprattutto in questo periodo dell’anno che fa registrare un notevole afflusso di turisti. Anche per questo motivo la strada resterà oggetto di un monitoraggio costante, soprattutto in presenza di nuove precipitazioni. Non mi sento di escludere che nuove colate di fango e detriti potrebbero venire giù dalla montagna. Per ovviare al problema, almeno per quanto riguarda le competenze di Veneto Strade, bisognerà intervenire realizzando dei valli in grado di bypassare la sede stradale. stiamo già valutando il da farsi».
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