Presidi, posto vuoto all’Ic di Trichiana restano in sospeso attività d’inizio anno

Su 10 posti liberi per l’immissione in ruolo in altrettante scuole bellunesi, uno soltanto è stato coperto. Si tratta del Cpia di Belluno che è stato assegnato ieri, nel secondo turno di assegnazione dei posti a tempo indeterminato dell’Ufficio scolastico regionale dalla graduatoria dei vincitori del concorso appena ultimato, ad una candidata di Matera. Tutti gli altri nove istituti resteranno ai reggenti, che sono stati individuati a fine agosto dallo stesso Ufficio regionale. Una situazione paradossale che viene denunciata dalla segretaria della Cisl Scuola, Lorella Benvegnù.
«A dire la verità le scuole libere in tutto il Veneto erano 21, alla fine di tutte le assegnazioni», precisa la sindacalista, «e i candidati vincitori del concorso nazionale, che si erano iscritti nelle graduatorie venete, erano soltanto nove. Di questi due hanno rinunciato, e gli altri sette hanno scelto altri istituti, a parte appunto quello che si è preso il Centro per la formazione permanente degli adulti. Centro che fino a qualche giorno fa era già stato assegnato, ma poi il titolare ha preferito rinunciare», sottolinea Benvegnù che solleva anche un’altra questione importante. «Tra le scuole che erano state rimesse in gioco per le immissioni in ruolo dell’ultima ora da graduatoria concorsuale, c’era anche l’istituto comprensivo di Trichiana, che è rimasto scoperto, visto che nessuno nelle assegnazioni di ieri se l’è preso».
La vicenda, come spiega la sindacalista, «è nata quando il posto è stato assegnato in ruolo dagli uffici regionali, che però non si sono accorti che il titolare che avevano indicato, aveva inviato la sua rinuncia al posto. Per cui nel momento in cui sono state assegnate le reggenze, l’Ic di Trichiana è rimasto fuori, perché ancora si pensava che avesse il preside in ruolo. Quando la situazione si è palesata, allora la sede è stata rimessa in palio, ma nessuna l’ha voluta».
E allora al comprensivo trichianese «non c’è nessuno che possa firmare i nuovi incarichi dei docenti neo assunti, nessuno che possa presiedere il collegio docenti, e non ci sarà nessuno nei prossimi giorni che firmerà l’assunzione dei supplenti. Insomma, siamo allo sbando», sbotta Benvegnù.
Per poter avere un dirigente reggente, quindi, l’ufficio scolastico regionale dovrà pubblicare un altro avviso per recuperare le domande di disponibilità e poi nominare la commissione esaminatrice ed infine fare la nomina. «Ci vorranno alcuni giorni, ma fino a quel momento la situazione è in stand by nei plessi trichianesi», dice preoccupata la segretaria della Cisl scuola che aggiunge: «La situazione nella scuola bellunese non solo è rimasta praticamente invariata rispetto allo scorso anno per quanto riguarda il numero di reggenze, ma è peggiorata, visto il caos che si è originato quest’anno. Infatti, su 38 istituti a livello provinciale di ogni ordine e grado, saranno 14 quelli che saranno affidati a reggenza, e tra questi vi sono i cinque sottodimensionati. Quindi 14 presidi oltre alle loro scuole, dovranno seguirne un’altra e per chi verrà anche da fuori provincia non sarà certo facile farsi quasi due ore di macchina per raggiungere Cortina o Pieve di Cadore», conclude Benvegnù. —
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