Preoccupazione ad Auronzo per la strada “Misurina-Carbonin”

Ieri sopralluogo del sindaco Pais Becher con il collega Bocher di Dobbiaco. Zaia è intervenuto durante il collegamento Rai: «La sistemazione è prioritaria»

AURONZO

Dopo la riapertura della statale 52 Carnica, seppur con senso unico alternato ai piedi di Coltrondo, in comune di Santo Stefano di Cadore, l’unica strada a rimanere chiusa è la provinciale 49, tra Misurina e Carbonin. Un vero dramma per i numerosi residenti della Val d’Ansiei che da qui transitavano per recarsi al lavoro. Ora sono costretti a deviare per Cortina o per i passi Sant’Antonio e Monte Croce Comelico.

Fino all’estate del prossimo anno l’arteria resterà impraticabile, a meno che Veneto Strade non installi un ponte Baliley. Nella mattinata di ieri i sindaci di Auronzo di Cadore e di Dobbiaco, Tatiana Pais Becher e Guido Bocher, si sono incontrati a Misurina per fare il punto sulla situazione e, per le telecamere di RaiUno hanno raggiunto il sito dell’interruzione, al km 6. Il sopralluogo è stato reso possibile grazie alla presenza del maresciallo Francesco Evangelisti della caserma dei carabinieri di Auronzo. In collegamento Rai con i sindaci c’era il governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha rassicurato gli amministratori affermando che si tratta «un’opera prioritaria da realizzare», aggiungendo: «Questo è uno dei collegamenti prioritari, uno dei danni più grandi che abbiamo, in quanto tocca una viabilità che è nevralgica».

Pais Becher e Bocher si sono detti preoccupati per una situazione che potrebbe compromettere, durante la stagione invernale, il collegamento tra le due valli, Val d’Anisei e Val Pusteria, ma anche tra la Provincia di Belluno e l’Alto-Adige, con conseguente disagio per lavoratori pendolari, studenti, utenti dei vari ospedali di Brunico e San Candido. L’interruzione, inoltre, provocherebbe danni incalcolabili per il turismo, dal momento che il 70% dei turisti che salgono a Misurina e alle Tre Cime di Lavaredo provengono proprio dalla Val Pusteria.

Il sindaco di Auronzo ha colto l’occasione per ringraziare il collega di Dobbiaco per la solidarietà e collaborazione, avendo ricevuto una risposta immediata lunedì sera quando una famiglia rimasta isolata a Federavecchia, non era raggiungibile, a causa delle frane, dai soccorsi di Auronzo. Bocher non aveva esitato e aveva immediatamente messo in moto il Soccorso alpino di Dobbiaco.

Quanto alle strade è stata aperta anche la panoramica del Comelico. Oggi pomeriggio, intanto, i responsabili del Comitato operativo misto di Santo Stefano di Cadore, sindaco Alessandra Buzzo compreso, consegneranno a una famiglia del paese, che ha avuto la casa invasa dall’acqua, quanto è stato raccolto nel corso di un concerto svoltosi a Belluno domenica scorsa. «Ringrazio l’organizzazione dell’evento musicale e posso assicurare che il contributo ha una destinazione puntuale», conclude Buzzo. —

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