Prende sei mesi per gli insulti ai carabinieri
CORTINA. Parolacce ai carabinieri. Frasi che gli stessi tre militari hanno faticato a ripetere in tribunale. Poi anche il rifiuto di favorire i documenti, all’esterno di un centralissimo locale di Cortina. Roberto Della Bella è stato condannato a sei mesi per oltraggio a pubblico ufficiale, mentre è prescritto il reato di rifiuto d’indicazioni sulla propropria identità personale e allora non doversi procedere.
I fatti sono della sera del 12 agosto di sette anni fa. Ci sarebbe un altro imputato, che però ha ottenuto la messa alla prova. In quella sera d’estate il posto era frequentatissimo e i due turisti avevano bevuto parecchio. Lo si sentiva dall’alito e lo si vedeva dal fatto che stavano importunando gli altri avventori. I carabinieri erano liberi e in borghese: dentro si sono limitati a invitare alla tranquillità i futuri imputati, qualificandosi come militari. Dopo le cattive parole, i militari hanno invitato i due a uscire in un luogo meno rumoroso e qui hanno tirato fuori i tesserini. Uno anche il distintivo.
Ciò nonostante, Della Bella e l’amico più giovane hanno negato i documenti fino all’arrivo di una pattuglia del Commissariato di polizia di Cortina. Il pm Rossi aveva chiesto nove mesi, ritenendo i due reati in continuazione, mentre il difensore Rech ha valutato da assoluzione per insufficienza di prove l’oltraggio e prescritto il rifiuto. Il giudice Coniglio ha detto sei mesi più le spese e senza la sospensione condizionale. (g.s.)
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