Pranolz, la stalla diventa un’area relax con sauna

TRICHIANA. Da oltre cinquant’anni il rifugio Pranolz, a Trichiana, rappresenta un punto di passaggio per gli amanti della natura, dello sport e della vita all’aria aperta: da ora chi lo sceglierà avrà a disposizione anche dei servizi in più. Mercoledì sono stati infatti inaugurati i nuovi spazi, frutto di un impegnativo lavoro di ristrutturazione e ammodernamento della vecchia stalla.
«Non sono stati eseguiti ampliamenti ma un recupero dell’esistente», mette in evidenza la proprietaria e gestrice del rifugio, Alessandra Magagnin. «Il risultato sono due nuove stanze e un’area relax, completa di sauna finlandese e bagno di fieno. Per quest’ultimo utilizzo proprio il fieno che tagliamo nel prato che circonda la struttura. Aumentati anche i posti letto, che adesso sono 17 in totale». Al taglio del nastro erano presenti la famiglia di Alessandra, il sindaco Fiorenza Da Canal e il parroco, don Egidio Dal Magro, per la benedizione.
Gli interventi sono stati impegnati anche dal punto di vista economico. Spese che la Magagnin sta sostenendo sia di tasca propria sia grazie a contributi. «Ho partecipato al bando del Gal Prealpi e Dolomiti nell’ambito del Piano di sviluppo locale 2014-2020 (progetto chiave “La Montagna di mezzo”, ndr)», precisa. «Mi sono classificata prima nella graduatoria dei beneficiari privati, ottenendo un contributo di 35 mila euro». La Magagnin ha anche presentato domanda a valere sul Por Fesr, azione 4.2, della Regione Veneto, riuscendo a conquistarsi 39 mila euro (34 le domande a livello regionale, il rifugio Pranolz si è posizionato al decimo posto). Con le risorse della Regione la Magagnin ha potuto realizzare un nuovo parcheggio, aggiungendo 12 posti ai 20 già esistenti, e provvedere alla sistemazione dell’area esterna. L’imprenditrice sta poi attendendo l’esito dei bandi per l’imprenditoria femminile e per il digitale (quest’ultimo è nazionale), oltre alla graduatoria della rete di imprese Valbelluna Green Net.
«Il mio obiettivo sarebbe potenziare la rete wi-fi per migliorare il servizio degli ospiti», fa sapere, «e avviare un secondo stralcio di lavori, con la creazione di un’area per le bici elettriche e l’acquisto di un’auto elettrica, completa di colonnina, per sopperire alla mancanza del servizio di trasporto pubblico verso la zona del rifugio». Intanto a giugno saranno pronti l’applicazione e il programma e-commerce per gestire le prenotazioni. La Magagnin porta avanti l’attività grazie all’aiuto di alcune collaboratrici. Il rifugio funziona ed è per questo che ha deciso di investire recuperando l’esistente. «La maggior parte dei clienti è italiana e arriva da tutte le regioni», dice. «Ci sono poi anche stranieri, da Austria e Germania. Tanto turismo è legato agli eventi, come per esempio i 15 giorni di festa a Melere». «L’obiettivo è offrire servizi in più a chi arriva nel nostro territorio», conclude l’imprenditrice.
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