Poste chiuse a Frassené il comitato punta il dito
VOLTAGO. «Le azioni del sindaco di Voltago e della direzione di Poste Italiane ad oggi rimangono un'incognita». Non hanno deposto le armi i cittadini di Frassené Agordino che lo scorso 3 novembre avevano manifestato contro la chiusura dell'ufficio postale che Poste Italiane ha reso operativa dal 5 novembre.
Dopo aver raccolto 140 firme a tutela di un servizio che reputano fondamentale soprattutto per la popolazione anziana (il 75% del totale), ora i membri del comitato chiedono a politici e amministratori che fine abbiano fatto i buoni propositi emersi a metà novembre. «Dopo la manifestazione del 3 novembre davanti all'ufficio postale di Frassené, con la mobilitazione attiva di numerosi paesani e la partecipazione del sindaco Bruno Zanvit e del consigliere regionale Sergio Reolon», dicono i tre rappresentanti del comitato per la difesa dell'ufficio postale, Alma De Marco, Carlo Della Lucia e Gabriella Reolon, «lunedì 5 abbiamo inviato, in collaborazione con l'amministrazione comunale, le firme allegate alla “lettera aperta-petizione” al presidente della Regione e a tutti gli esponenti politici bellunesi, e un telegramma, firmato dal sindaco, al prefetto di Belluno e alla direzione provinciale di Poste Italiane con la richiesta di attivarsi per la riapertura dell'ufficio».
In particolare i membri del comitato sottolineano una lettera mandata a Matteo Toscani, vicepresidente del consiglio regionale, nella quale gli hanno chiesto di farsi carico, vista anche l'assenza dell'amministrazione provinciale, dell'avviamento di un tavolo di trattative tra Regione, Comuni e Poste. Una richiesta alla quale Toscani ha risposto il 27 novembre spiegando di essersi già mosso concretamente per risolvere il problema dell'ufficio di Frassené e per scongiurare la razionalizzazione degli uffici postali nelle zone a bassa densità abitativa.
Intanto, però, il 15 novembre si era svolto un fatto importante. «Il prefetto ha convocato un incontro in prefettura con il sindaco di Voltago, la direzione provinciale e regionale di Poste italiane, cui ha partecipato anche una nostra delegazione», dicono i tre del comitato, «si è trattato di una riunione nella quale si è convenuto di chiedere alla direzione di Poste di riaprire le trattative per l'ufficio di Frassené».
Più di due settimane dopo, però, tutto tace e l'ufficio rimane chiuso. Per questo ieri il comitato ha scritto alle Poste e al prefetto per avere informazioni «perché rimangono un'incognita le azioni del sindaco di Voltago e della direzione di Poste Italiane per promuovere un incontro che a tutt'oggi non è ancora avvenuto».
«È nostra volontà», conclude il comitato, «continuare con questa rivendicazione fino a che non otterremmo proposte concrete per riattivare l'ufficio postale di Frassené». Gianni Santomaso
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