Porta a porta nuovo, con i camion vecchi

La ditta utilizzerebbe a Sedico quelli che nel Trevigiano vengono dismessi. La minoranza denuncia e interroga
Di Alessia Forzin
Filippi agenzia foto film Paese incidente mortale castallena incrocio via battisti
Filippi agenzia foto film Paese incidente mortale castallena incrocio via battisti

SEDICO. Il porta a porta è nuovo, i camion invece no. Contarina metterà a disposizione di Valpe i suoi mezzi per raccogliere le immondizie a Sedico: quelli ammortizzati, acquistati nel 2008.

Il noleggio permetterà un ricavo alla società trevigiana, che potrà così rinnovare il suo parco mezzi.

L'operazione è scritta nel verbale dell'assemblea del consiglio di bacino Priula del 1° dicembre 2015. In quell'occasione i sindaci trevigiani hanno approvato all'unanimità (astenuti Paese e Volpago, presenti 26 Comuni su 50) la cooperazione per l'avvio e la gestione a Sedico del servizio di gestione integrata dei rifiuti.

I consiglieri di minoranza a Sedico, letto il verbale, sono impalliditi.

«Faranno la raccolta noleggiandoci i loro camion vecchi», evidenzia Carlo De Paris. Il consigliere e Piera Arrigoni (Cittadini al centro), con Alessandro Bianchet e Viviana Mussoi (Innovazione e tradizione) hanno quindi preparato due interrogazioni e due mozioni per chiedere al sindaco chiarimenti. Hanno depositato il materiale giovedì, chiedendo la convocazione di un consiglio comunale straordinario. Lo prevede la normativa, ma è la prima volta che accade a Sedico. Il sindaco ha venti giorni dalla richiesta per convocare la seduta, che dunque si svolgerà entro la fine del mese.

Nella prima interrogazione i consiglieri citano ampi stralci del verbale del consiglio di bacino Priula, nel quale è scritto: «I vantaggi che vanno a Contarina automaticamente si vedranno nel bilancio», ma si spiega anche che «Contarina ha dei mezzi ammortizzati che metterà a disposizione della società (Valpe, ndr), a noleggio, e questo permetterà un ricavo – nel territorio di Priula e quindi dei nostri Comuni – e dei mezzi nuovi». Tra i vantaggi c'è anche «la possibilità di rinnovare il nostro parco mezzi mettendo a disposizione quelli che sono a fine vita», dichiara il direttore del consiglio di bacino. Il direttore di Contarina più avanti precisa che i mezzi non possono essere definiti vecchi, perché risalgono al 2008 e «non sono stati sfruttati a pieno. Hanno una vita residua che non è quella dell'ammortamento».

L'operazione è stata fatta in questo modo, ricorda De Paris leggendo dal verbale, «per dare respiro a Valpe nella fase di avvio, perché la tariffa viene calcolata sul costo del nuovo». E quando i mezzi dovranno essere cambiati? «Il costo andrebbe ribaltato in quel (di Sedico, ndr) territorio», si legge nel verbale. Le minoranze nell'interrogazione chiedono anche di chiarire l'espressione «ricavo continuativo negli anni» a favore di Contarina.

La seconda interrogazione riguarda la trasparenza. Le minoranze vogliono sapere, visto che la società è pubblica, se sono state fatte procedure ad evidenza pubblica per assumere il personale, per il conferimento degli incarichi in Valpe e per la fornitura di beni e servizi.

Sono state scritte anche due mozioni: una sull'Ecosportello, preso d'assalto in questi giorni ma aperto troppe poche ore alla settimana per garantire un buon servizio ai cittadini. «Non c'è riservatezza, le persone devono presentare le loro richieste mentre tutti ascoltano. E nel caso in cui si debbano trattare casi delicati (come la necessità di un bidone aggiuntivo per i pannoloni degli anziani) non è corretta questa modalità», sottolineano Piera Arrigoni e Viviana Mussoi. L'altra mozione è sui pannolini. «Ma i disagi che le famiglie stanno affrontando sono numerosi in questi giorni, a partire dalla consegna dei bidoni», segnalano i consiglieri. «Di giorno la gente lavora, non è stato previsto un avviso e così moltissimi dovranno andare a ritirare i bidoni all'ecosportello. Tre bidoni da 120 litri più quello dell'umido in molte macchine non ci stanno. Non si sta minimamente prestando attenzione ai dettagli, né si sta agevolando la popolazione».

Argomenti:rifiutipolemica

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi