Ponte Moline, l’Enel: «È tutto in regola»

L’azienda difende l’intervento di manutenzione alle paratoie della presa e le modalità del cantiere

SOVRAMONTE. Enel Produzione difende il cantiere aperto a Ponte Moline dopo che il Bacino di pesca 11 ha affermato che i lavori hanno distrutto circa 400 metri di alveo. A prendere posizione è Francesco Bernardi, responsabile di Enel Hydro Veneto, che ha commissionato l’intervento alla presa di Moline: «Nell’ambito delle numerose attività finalizzate a garantire la sicurezza e l’efficienza dei propri impianti e delle opere ad essi asservite», afferma Bernardi, «Enel Produzione - UB Hydro Veneto ha pianificato e sta eseguendo un importante intervento di manutenzione e adeguamento delle paratoie di intercettazione dell’opera di presa Moline. È importante ricordare che Enel - UB Hydro veneto, oltre a effettuare una preliminare Valutazione di incidenza ambientale secondo la vigente normativa, nell’ambito della propria sensibilità e attenzione verso l’ambiente e il territorio certificate Emas, ha inserito nel progetto una serie di interventi di mitigazione. Le modalità esecutive e di accesso seguono uno schema consolidato e già utilizzato che non ha comportato in passato effetti ambientali negativi».

Le guardie del Bacino 11 hanno eseguito un sopralluogo che avrebbe evidenziato il carattere invasivo dell’intervento sull’alveo, con il corso del torrente Cismon deviato da un lato all’altro per realizzare una strada di servizio al cantiere. A tale proposito la nota stampa di Enel spiega che «durante i lavori viene posta particolare attenzione ad evitare qualsiasi impatto ambientale riservando particolare cura al ripristino delle condizioni preesistenti al termine degli stessi. Infine si precisa che la portata attualmente presente nell’alveo del torrente Cismon, proprio per effetto delle attività in corso, è notevolmente superiore ai valori medi stagionali previsti in termini di Deflusso minimo vitale».(r.c.)

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