Ponte di S. Caterina: una soluzione per ciclomotori e trattori

Conto alla rovescia. Manca una manciata di giorni alla chiusura del ponte di Santa Caterina e l’amministrazione di Ponte nelle Alpi, insieme a tutti gli enti interessati, sta lavorando per limare tutte le criticità emerse e cercare di limitare l’impatto sul traffico. C’è ancora da risolvere il problema del passaggio del Piave per i trattori e i ciclomotori di cilindrata inferiore ai 150 cc: entrambi non possono utilizzare l’autostrada, e senza il ponte di Santa Caterina rischiano di dover fare un giro davvero ampio per scavalcare il Piave.
Trattori e ciclomotori
«Mercoledì (domani per chi legge, ndr) faremo un incontro in Prefettura, nel corso del quale presenterò le nostre proposte per questi mezzi», spiega il sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini. «Speriamo vengano accettate». Il sindaco non si sbilancia sulle ipotesi di passaggio per trattori e ciclomotori, anche perché la soluzione sarà trovata alla fine del confronto con la Prefettura.
«Abbiamo comunque già parlato con le categorie economiche e anche con le aziende interessate», continua Vendramini. «Abbiamo pensato ad alcune ipotesi per permettere loro di attraversare il Piave, ne discuteremo con il Prefetto e al termine dell’incontro le comunicheremo».
Scuolabus
Già risolta, invece, la criticità legata al trasporto scolastico. Gli scuolabus, spiega sempre il sindaco, laddove necessario (per esempio per arrivare a Canevoi, da Ponte nelle Alpi) utilizzeranno l’autostrada. «Abbiamo anche deciso di potenziare il servizio, aggiungendo un paio di mezzi, più grandi di quelli che vengono utilizzati normalmente, per evitare disagi alle famiglie che usano il servizio», aggiunge Vendramini. Il Comune ha messo a bilancio 17 mila euro in più nel capitolo del trasporto scolastico, per coprire i costi aggiuntivi che ci saranno.
Limitare l’impatto
«Stiamo lavorando tutti i giorni per cercare di limitare l’impatto che avrà la chiusura del ponte», conclude il sindaco. «Anche questa mattina (ieri, ndr) abbiamo fatto un sopralluogo per verificarne le condizioni: i lavori non sono più rimandabili, è fondamentale mettere in sicurezza quell’infrastruttura. Sappiamo che ci saranno dei disagi, ma confidiamo nella collaborazione di tutti per far fronte ai prossimi tre mesi». —
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