Ponte di S. Caterina c’è l’ultimo via libera alla sistemazione

PONTE NELLE ALPI. Regione e Soprintendenza hanno detto sì. Ora la palla passa di nuovo in mano all’Anas, che avvierà le procedure di gara per l’appalto dell’opera. Stiamo parlando del consolidamento e ripristino del ponte sul Piave, nella zona di Santa Caterina.
A metà marzo il coordinamento territoriale Nord Est dell’Anas aveva spedito alla direzione urbanistica e paesaggio della Regione e alla Soprintendenza, oltre al progetto, la richiesta di autorizzazione paesaggistica, indispensabile per poter poi dare il via all’intervento. La risposta dei due enti è arrivata proprio in questi giorni e c’è una buona notizia: entrambi hanno espresso parere favorevole.
«Gli interventi non costituiscono variante al Prg», si legge nel documento firmato dal direttore della Direzione pianificazione territoriale della Regione, «e non alterano le caratteristiche dei luoghi in modo tale da modificarne negativamente gli aspetti peculiari che hanno portato all’istituzione di vincoli».
A confermare la compatibilità con i valori tutelati e l’interesse paesaggistico del sito è la stessa Soprintendenza, che anche sul fronte della tutela archeologica, pur ricordando che l’area è stata interessata da ritrovamenti riferibili a insediamenti e contesti funerari di epoca romana, conclude evidenziando che «le caratteristiche dei lavori interessano esclusivamente il manufatto moderno e non è necessario attivare interventi di assistenza archeologica in corso d’opera».
L’opera è coperta anche dal punto di vista economico: l’Anas metterà circa 600 mila euro. Risorse che serviranno a consolidare dal punto di vista strutturale e a ripristinare il ponte sul Piave. Il manufatto, datato 1921 su progetto dell'ingegner Eugenio Miozzi, presenta infatti diversi punti di ammaloramento. Sorge su due spallette di roccia vera (anch’esse oggetto dei lavori in programma) ed entrambe le strade d'imbocco sono a 90 gradi. È vincolato, per questo il suo restauro ha dovuto essere vagliato anche dalla Soprintendenza. Il progetto prevede l’allargamento del piano viario, lo spostamento del parapetto esistente, l’installazione di nuovi guardrail in legno e la realizzazione di un nuovo sottofondo stradale.
«Con il parere favorevole di Soprintendenza e Regione si potrà finalmente dare il via a un intervento molto atteso, dopo un percorso che portiamo avanti da anni», dice il sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini. «Siamo felici che la situazione si sia sbloccata e ci auguriamo che l’Anas dia avvio in tempi brevi alla gara d’appalto, in modo da poter aprire il cantiere già nei prossimi mesi. I lavori dovranno essere conciliati con la viabilità (quello di Santa Caterina è un ponte su cui passano 21 mila macchine al giorno, ndr) e di questo abbiamo discusso in una recente riunione in Prefettura. Il tema sarà oggetto di confronto anche con l’Anas».
Martina Reolon
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