Ponte delle Tappole, calco dell’iscrizione

Sedico. Progetto dei prof del comprensivo Mauro Vedana e Fiorenza Mambrini per valorizzare l’opera

SEDICO. Una preziosa iscrizione alle Tappole. È l'oggetto di studio di un interessante progetto portato avanti da Mauro Vedana e Fiorenza Mambrini, due insegnanti dell'istituto comprensivo di Sedico-Sospirolo.

Lo scopo dell'iniziativa è valorizzare quest'antica iscrizione con stemmi presente su un masso nel vecchio ponte delle Tappole, che collega Destra e Sinistra Cordevole, poco sopra Roe Alte. Per illustrare alla cittadinanza questo lavoro, domenica in piazza a Sedico verrà allestito un gazebo. Ma non soltanto.

Oltre a sensibilizzare la popolazione, i due insegnanti e gli studenti che hanno aderito al progetto hanno anche un altro scopo, «la realizzazione», spiegano «di un calco dell'iscrizione da posizionare in piazza a Sedico presso il municipio. Anche Cesiomaggiore ha fatto realizzare un calco del cippo miliare della via Claudia Augusta, posizionandolo in piazza davanti al municipio, corredato da didascalie e testi su lastra in plexiglas. Il costo del calco, è stato valutato in tremilacinquecento euro».

La storia dell'iscrizione è strettamente legata a quella del ponte di Tappole. «Presumibilmente dal XIV secolo», raccontano Vedana e Mambrini «per assicurarsi il completo controllo del territorio il comune di Belluno costruì il ponte sul Cordevole strategicamente importante, nella località delle Tappole tra Mas e Vignole. La prima notizia relativa a questo ponte è datata 1382. Un nuovo ponte fu costruito nel 1569 e quindi nel 1600. Quest'ultimo venne asportato poco tempo dopo da una piena e non venne più ricostruito. Del manufatto rimane oggi un masso ove venne scolpita l’iscrizione sovrastata da due stemmi».

Di cosa si tratta? «L'epigrafe dedicatoria è a nome di Marcantonio Correr», anticipano i curatori del lavoro «che ricoprì molte cariche nella sua lunga carriera al servizio della Serenissima: fu anche ambasciatore a Londra, senatore, podestà di Brescia, detentore d'importanti uffici in Levante; molto giovane, tra il 1598 e il settembre 1600, era stato anche Rettore a Belluno e con tale carica aveva promosso la costruzione di questo ponte, inaugurato circa un anno dopo la sua partenza per Venezia». Infine, tra i problemi che riguardano questa iscrizione, anche quello di conservarla e difenderla dalle intemperie. «Oggi la preziosa testimonianza sconosciuta ai più», sottolineano Vedana e Mambrini, «si trova in un contesto difficilmente accessibile, in posizione pericolosa, e che ne compromette la conservazione».

Nicola Pasuch

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