Podenzoi senza alimentari, la protesta della comunità finisce in televisione

Da Longarone alla ribalta nazionale il grido delle piccole comunità montane rimaste senza negozi di vicinato

LONGARONE. Il grido di dolore delle piccole botteghe di montagna alla ribalta nazionale. Il “caso” Podenzoi, con la recente chiusura dell’attività commerciale di alimentari nella più alta frazione longaronese, è infatti sbarcato anche sulle reti televisive con un servizio nella trasmissione “Quarta Repubblica” di Rete Quattro. . Nella puntata del programma condotto dal giornalista Nicola Porro infatti è stato dedicato spazio alla storia della frazione longaronese.

Tutto era nato qualche giorno fa quando il longaronese Giuseppe Formaglio aveva espresso il suo disappunto sui social network per la chiusura del piccolo negozio, un vero presidio sociale nel piccolo borgo. Formaglio si era fatto portavoce della rabbia dei gestori Vincenzo e Laura Sacchet alle prese con la nuova legge che impone il registratore di cassa con scontrino elettronico. Il negozio, gestito da varie generazioni, era aperto sin dal 1949.

La vicenda si è espansa poi a macchia d’olio arrivando ad avere risonanza nazionale, venendo ripresa anche da esponenti politici come Giorgia Meloni che ha citato Podenzoi in un suo videomessaggio.

Il servizio andato in onda lunedì sera su Rete Quatto, secondo il conduttore Porro, narra di un «dramma degli invisibili» e vede l’inviato Gianluca Palombi recarsi sul posto e fare alcune brevi interviste.

«È tutto sparito nel corso degli anni», spiega sconsolato uno dei residenti mentre accompagna l’inviato in giro per il borgo, «prima c’era un bar, poi un luogo dove giocare a bocce e anche una macelleria. Ora se ne è andato anche questo presidio per noi fondamentale. Lentamente è morto un punto di riferimento per la frazione».

Uno dei principali problemi è quello della ricezione telefonica carente e che rende di fatto impossibile applicare la legge sullo scontrino elettronico, basato sulla connessione a internet.

«C’è il grosso problema del segnale telefonico», spiega Ivano Feltrin, un altro degli intervistati, poi però tagliato dal servizio andato in onda, «a volte non si riesce neanche a chiamare il 113. Tutto poi è connesso con la questione dello spopolamento, della carenza di servizi, delle difficoltà degli anziani, e quindi della progressiva perdita del patrimonio culturale».



È stato evidenziato il problema della legge finanziaria con la nuova norma dello scontrino elettronico, pensata dal precedente Governo e confermata anche da questo Governo ed entrata in vigore dal primo gennaio.

«Non si possono applicare queste leggi in queste zone», spiega l’ex sindaco di Castellavazzo e presidente Usarci Veneto Franco Roccon, «questa norma, unita alla novità della cedolare secca, è proprio una mazzata per i liberi professionisti. Alla fine quelli più colpiti sono sempre i più deboli, chi fornisce un servizio sociale nei paesi di montagna».

«Va bene combattere l’evasione fiscale», è il commento del sindaco Roberto Padrin, «ma il problema non è certo quello dei piccoli commercianti». Poi aggiunge: «Auspico che ci siano nuove persone che si possano fare carico di questa bottega. Come amministrazione noi abbiamo fatto la nostra parte con un nuovo regolamento di contributi agli esercenti. Proprio coloro che già operano o vogliono aprire nuove attività nelle frazioni saranno i destinatari di maggiori aiuti economici». Podenzoi sarà poi ancora protagonista del programma “Mi manda Rai 3” che andrà in onda venerdì alle 10. —

Enrico De Col
 

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