Pneumologia, il nuovo primario è il feltrino Stefano Calabro

FELTRE. Torna Stefano Calabro al Santa Maria del Prato. E ci torna come primario. Al concorso è arrivato primo fra quattro candidati e la nomina a direttore di struttura operativa sarà formalizzata a breve. Stefano Calabro è feltrino e conosce bene il reparto dove ha lavorato fino a settembre del 2000, cioè fino a quando non è stato nominato direttore di Pneumologia a Bassano nell’Usl 7 Pedemontana. Nonostante la nomina non sia ancora stata ufficializzata, la bella notizia ha cominciato a circolare fra i feltrini che conoscono e apprezzano non solo la professionalità del primario, ma anche la su amabilità.

L’unità di pneumologia, dunque, non resta a lungo senza apicale. Il predecessore Franco Zambotto è andato in pensione e l’Usl Dolomiti aveva chiesto l’autorizzazione all’assunzione del nuovo primario a fine 2017 con il via libera alle procedure a fine marzo di quest’anno, quindi in coincidenza con il pensionamento dell’ex primario che ha cessato servizio al primo aprile. L’avviso pubblico di selezione è stato indetto a metà aprile, quindi nel pieno rispetto del cronoprogramma per dotare quanto prima il reparto di apicalità. Per il concorso la direzione dell’Usl Dolomiti aveva definito il profilo del nuovo dirigente che avrebbe sostituito l’ex direttore. Nelle more della nuova nomina, Alberto Ferraresso ha continuato e continua a coordinare il reparto come primario facente funzioni.

L’ex primario Zambotto ha dato un’impronta dinamica a Pneumologia: prevenzione primaria, studi sulle apnee notturne con il centro di medicina del sonno, riferimento per la disostruzione da corpi estranei nei casi di tumore delle vie aeree. Fra gli aspetti di eccellenza, c’è anche l’invio del paziente ai centri di riferimento per la chirurgia toracica, come Padova, Mestre e Verona, un paziente già “studiato” dal punto di vista della tipizzazione del tumore, della stadiazione o delle metastasi. Attualmente sono quattro i medici di pneumologia. I posti letto attivi sono venti. Ma la disponibilità di ricoveri dedicati, in virtù anche di stanze tecniche per l’isolamento in caso di malattie infettive o nei casi di epidemie, può essere ampliata.

Ci sono un posto letto tecnico per lo studio delle apnee notturne, il laboratorio di fisiologia respiratoria per le indagini su bronchiti, enfisema polmonare e asma. A questo proposito pneumologia e pediatria collaborano da anni per diagnosi e cura dell’asma bronchiale dei bambini, e con allergologia per i disturbi respiratori documentati negli adulti e in quelli che si riscontrano con maggiore evidenza rispetto al passato fra gli sportivi. Il reparto è orientato sugli stati acuti, con le eccellenze sulla medicina del sonno e sulla fisiologia respiratoria, e agganciato al territorio. L’orientamento e l’organizzazione per la pneumologia del Santa Maria del Prato e del San Bassiano sono molto affini. Come c’è stata convergenza e affinità fra i due primari, quello che se ne è andato e quello che arriverà, che hanno lavorato insieme fin dai tempi in cui c’era il primario Floriano Cisno. —

Laura Milano

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