Playstation e lavatrice pagati e mai arrivati

FELTRE. Truffa sulla lavatrice. È già che c’era, su una playstation per il figlio o per il marito, chi lo sa. Alessio Schintu Pisu è finito in tribunale a rispondere di due mancati acquisti. L’uomo aveva messo in vendita diversi articoli sul sito internet www.tecnoprice.it e una casalinga di Feltre ha abboccato a due offerte speciali: una lavatrice di fabbricazione coreana, con un programma che evidentemente le interessava e il modello 4 della console per i giochi più famosa.

Venditore e cliente hanno concordato tutto. L’operazione è costata 400 euro più 15 di spese di spedizione e la donna ha fatto un bonifico bancario sul codice Iban, che le è stato fornito direttamente dall’inserzionista. I soldi sono arrivati puntualmente, mentre gli articoli non arriveranno mai. Inevitabile una querela alla più vicina stazione dei carabinieri, che ha originato il processo incardinato nel ruolo del tribunale di Belluno. Schintu Pisu risulta notificato tramite la moglie nel 2015, mentre è dell’anno scorso il decreto d’irreperibilità. L’imputato è difeso d’ufficio dall’avvocato Bressan, che ha cercato di sottolineare il fatto che l’uomo non si trova.

Il giudice Coniglio ha sentitoil parere del pubblico ministero Pesco e deciso di aprire il dibattimento e rinviare al 13 maggio, quando sarà l’onorario Berletti a scrivere il calendario delle udienze, fino a quella con la discussione e la sentenza di primo grado. —

G.S.

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