Più di cento operatori turistici nel consorzio Dolomiti Prealpi

I numeri premiano l’iniziativa che si propone di riunire tutti gli operatori della Valbelluna Lionello Gorza eletto presidente per acclamazione. Il primo obiettivo è il varo del portale internet
Di Raffaele Scottini

PEDAVENA. Ha superato in un colpo solo, e di slancio, le cento adesioni. Prima uscita di grande impatto per il Consorzio Turistico Dolomiti Prealpi, che si è riunito lunedì in sala Guarnieri, dopo essere nato con il suo statuto giovedì. È una realtà che raccoglie hotel e strutture extralberghiere, ristoratori, associazioni, cooperative agricole, agenzie di viaggio e turistiche, manifestazioni, agriturismi ed esperti del settore. A cui si aggiungono le associazioni di categoria Ascom e Appia, più le due Comunità montane - Feltrina e Valbelluna - che fanno parte del consiglio senza diritto di voto. Tutti insieme riuniti sotto un'unica regia promozionale che diventa il punto di riferimento per gli operatori economici in una sinergia tra pubblico e privato che ha l'obiettivo di lanciare nuovi servizi volti a far decollare l'attività dei soci, migliorando l'immagine esterna del territorio in modo da trainare il turismo.

Presidente, per acclamazione, Lionello Gorza, eletto tra il consiglio direttivo nominato ieri l'altro dall'assemblea, del quale fanno parte: Nicola Castellaz, Francesco Segato, Francesca Rech, Fabio Prade, Serena Turrin, Sergio Mondin, Isabella Rinaldi, Alessandra Lucente, Angelo Paganin, Luca De Bortoli, Marco Crepaz, Gianpietro Slongo, Katia Ferrazza, Nicola Garbin, Stefano Sanson, Gabriele Zagarola, Flavio Grigoletto, Dino Tonin e Saverio Bassani. Il piano è ambizioso, perché mira a risolvere il male antico del campanilismo. Questa «vuole essere una risposta concreta e operativa alla situazione di immobilismo e di frammentazione del nostro sistema turistico, che necessita di riorganizzazione e riqualificazione per una rinascita coesa e durevole», dice il vicesindaco di Pedavena Nicola Castellaz, coordinatore del progetto che ha mosso i primi passi lo scorso ottobre, quando i presidenti dei consorzi (Gabriele Zagarola di Promofel, Francesco Segato per la Valbelluna e Lionello Gorza dell'associazione Dolomiti Prealpi Bellunesi) si sono posti l'obiettivo di dare una voce sola all'offerta con cui diffondere una strategia elaborata in stretto contatto con imprese e istituzioni. «Abbiamo condiviso il tutto anche con le due Comunità montane e i comuni (diciannove)», ricorda Castellaz. «Nello spirito della partecipazione sono state organizzate circa dieci riunioni e abbiamo incontrato centottanta attività». Da risollevare c'è un bilancio nel settore strategico del turismo che non è mai decollato, collezionando negli ultimi anni più flop – basti pensare al piano marketing di Feltre e agli scarsi successi di Promofel – che vittorie. Ci credono le associazioni di categoria: «Il passato non deponeva a favore di una scelta di questo tipo ma si è capito che per ottenere qualcosa bisogna fare sinergia e sono compiaciuto dal fatto che ci sia tanta gente. Spero sia un buon inizio», evidenzia Dino Cossalter dell'Appia, che riserva una dura stoccata al Comune di Feltre: «Deve essere molto più presente perché è il faro che dovrebbe illuminare il basso bellunese e finora non è stato così». Il presidente dell’Ascom Franco Debortoli mette l'accento sulle potenzialità del territorio, con gli amministratori chiamati a portare avanti progettualità concrete. Primo passo sarà la messa in rete del nuovo portale internet per la promozione e la commercializzazione, che vede Mel come ente capofila e sarà dato in gestione al consorzio. Una considerazione la fa anche il vicepresidente della Cmf Livio Scopel: «E' un avvio importante, non ho mai visto tanti operatori insieme e con il supporto del pubblico possiamo farcela a vendere meglio il territorio attraverso un turismo sostenibile».

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