Piscina, ipotesi project financing

L’Amministrazione apre una via parallela all’accordo di programma

CORTINA. Si proverà a costruire una nuova piscina o tramite un progetto di finanza o con gli accordi di programma. E' questa la modifica alla delibera degli accordi di programma tra Comune e Regione che verrà messa ai voti in consiglio comunale venerdì prossimo. Ieri, in commissione, l'assessore all'Urbanistica Stefano Verocai ha brevemente spiegato la proposta.

«Abbiamo richiesto un parere legale all'avvocato Guido Zago», ha detto, «che ci ha rassicurati sul fatto che il progetto della nuova piscina può proseguire sia tramite un bando di project financing sganciato dagli accordi di programma, sia tramite gli accordi stessi».

La volontà resta quindi quella di realizzare una piscina e il progetto è impellente considerando la chiusura dell'attuale struttura di Guargnè. Il progetto prevede che la nuova piscina sorga in prossimità dello stadio del ghiaccio, in modo da costituire un polo sportivo unico. Oltre alla piscina allo stadio nascerà un centro wellness degno del nome di Cortina dotato di tutti i confort più moderni. I privati che realizzeranno l'opera nei pressi dello stadio in cambio avranno l'attuale piscina di Guargnè, con la possibilità di ampliamento dell'immobile. La piscina diventerà un albergo a 4 o a 5 stelle dotato di tutti i confort richiesti dal target alberghiero.

Gli accordi di programma restano invece invariati per quanto riguarda la volontà di riaprire la pista di bob, mentre subiscono una variazione in quello che era stato presentato come il futuro polo culturale della Conca. In zona stazione sorgerà un parcheggio multipiano interrato, parte pubblico e parte privato, con una dotazione minima di 2000 posti macchina, con collegamenti diretti verso largo Poste e accesso in tunnel da via Barone Franchetti. Verranno poi realizzata la nuova biblioteca civica (da ricavare nella sede della stazione) e un nuovo auditorium di almeno 800 posti che sostituirà l'attuale tendone.

Sull’attuale piazzale della ferrovia nasceranno strutture ricettive, strutture commerciali e di servizio e appartamenti.

Rispetto alle previsioni iniziali è diminuita la volumetria destinata al commerciale e al ricettivo ed è aumentata quella destinata al residenziale.

«Qui si naviga a vista», dicono i consiglieri di minoranza Stefano Ghezze e Gianpietro Ghedina, «prima si era detto che la piscina poteva esser fatta solo tramite accordo di programma. Già sette anni fa proposi a Verocai di usare il project financing e mi disse che era impossibile; oggi invece è meglio. Poi l'aumento di volumi residenziali in stazione, senza una previsione economica del futuro del paese, è assurda e va contro la tanto sbandierata lotta alle speculazioni e alle seconde case. Che beneficio avrà l'Amministrazione da 40 o più appartamenti in zona stazione non lo si è proprio capito». (a.s.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi