Piscina, fino a 300 spettatori sulle tribune

BELLUNO. Acqua più pulita e sicurezza rinforzata alla piscina comunale. Come previsto da tempo alcuni lavori di manutenzione e di adeguamento stanno per rendere migliore l’esperienza per il pubblico della piscina: «Per luglio termineranno i lavori di costruzione della scala d’emergenza esterna che si collega alle gradinate della vasca nuoto attraverso una porta d’emergenza», ha spiegato l’assessore allo sport Marco Bogo, «ma è solo l’ultimo di una serie di interventi sul sistema di sicurezza che sono stati realizzati».
Tra i lavori più importanti ci sono l’adeguamento del sistema antincendio interno, al quale sono stati migliorati i sensori, l’aggiunta di porte taglia fuoco e di tornelli, oltre al rifacimento dell’impianto elettrico che è stato economicamente il più gravoso. «Una volta completate le varie opere», spiega Fabio Gasperin, amministratore unico di Sportivamente Belluno, «la piscina otterrà il certificato di prevenzione incendi e avremo la possibilità di ospitare trecento persone sugli spalti della vasca».
Il costo totale dell’opera si divide in tre stralci differenti: «La scala esterna è costata 36 mila euro», spiega Gasperin, «di cui il Comune ha messo 30 mila euro più iva, mentre circa 6 mila euro di progettazione e direzione lavori sono andati a carico di Sportivamente Belluno. L’importo per tutte le opere complementari, come i tornelli e le porte, ammonta a circa 60 mila euro, mentre l’adeguamento dell’impianto elettrico è costato 120 mila euro». A questi va aggiunto l’appalto da 30mila euro per le nuove linee elettriche degli spogliatoi che comporteranno l’installazione di nuovi phon.
Ma non finisce qui. Società e Comune si sono concentrati anche sulla qualità dell’acqua delle vasche, impegnandosi nella sostituzione dei filtri che permettono di rimettere in circolo l’acqua dopo averla depurata. «Il costo totale dell’operazione sarà di 25 mila euro», continua Bogo, «i soldi sono già stati messi a bilancio e i lavori dovrebbero essere eseguiti a breve».
La sostituzione dei filtri non è un’operazione semplice, l’impianto che evita all’acqua di tornare in circolo con le impurità e la sporcizia raccolti dalle vasche, infatti, è molto grande e pesante: «Si tratta di due grandi contenitori da circa un metro cubo e mezzo in acciaio normale riempiti di diatomea e negli anni la ruggine ha cominciato a farsi viva, per questo li faremo rifare in acciaio inox».(f.r.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi