Piscina a Tambre: si cercano alleanze
Il sindaco: «Manterremo il servizio, cercheremo di coinvolgere altri Comuni»

La piscina di Tambre
TAMBRE.
Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Tambre Oscar Facchin dopo le preoccupazioni espresse dalla Consulta Ascom locale e messe nero su bianco relative a problemi che rischiano di compromettere la situazione turistico-commerciale della zona come la chiusura della piscina, la situazione della piazza e in particolare dell'area dell'ex albergo Monte Cavallo che va avanti a singhiozzo da anni, il mancato avvio del mercato settimanale, la tassazione locale sui rifiuti e sulla pubblicità. Non ci deve essere, secondo il sindaco di Tambre, alcun dubbio sulla volontà di riaprire la piscina, «ma - dice - una cosa è la volontà un'altra è la realtà». L'impianto progettato e realizzato parzialmente dalla società Acqualpago che avrebbe dovuto gestirlo per 25 anni si è concluso con la concessione della gestione all'ASD Nuotofitness Alpago di Vittorio Zuccon con un contratto di due anni in scadenza il prossimo marzo. Ma se va riconosciuto al gestore il merito di essersi profuso in mille modi per farla funzionare, questi due anni sono serviti all'amministrazione per capire il gravoso impegno che comporta la gestione di un impianto simile per un piccolo comune. «Quello che è emerso - si legge nel documento inviato alla Consulta - è che il costo energetico e gestionale complessivo, è superiore alle entrate fin qui consenguite». Nella consapevolezza che toccherà ben presto al Comune l'onere di riattivarla anche per quei servizi previsti in progetto ma rimasti incompiuti come l'area fitness, il bar, l'idromassaggio, il servizio fisioterapico, le azioni indispensabili saranno rivolte a studiare il modo per abbattere i costi energetici sostituendo innanzitutto l'impianto di riscaldamento (attualmente a gas) con impianto ad energia alternativa, a coinvolgere nel servizio anche altri Comuni dell'Alpago e a trovare il sistema per ampliare il bacino d'utenza. «La riapertura -conclude il sindaco - sarà quindi subordinata ad un piano che dovrà garantire al Comune un saldo positivo tra costi e benefici».
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