Pieve intitola una via a Guglielmo Tabacchi

PIEVE DI CADORE. Pieve avrà una via intitolata a Guglielmo Tabacchi, fondatore della Safilo e che del paese fu sindaco per due mandati: la via che porterà il suo nome sarà quella che inizia in piazza Tiziano (lato ovest casa Tabacchi) e va fini a piazza Municipio (compresa anche una parte di galleria Centro). La decisione è stata presa anche in considerazione del fatto che la famiglia Tabacchi aveva espresso il desiderio di ricordare adeguatamente l’emerita figura del proprio congiunto, fondatore della ditta Safilo.
«Come amministrazione comunale, e personalmente come sindaco di Pieve», ha commentato Maria Antonia Ciotti, «riteniamo doveroso intitolare una via a Guglielmo Tabacchi. Una strada che tra l’altro fiancheggia quella che era stata la sua abitazione, perché questa persona, con il suo lavoro, iniziato tra l’altro in un periodo non facile per l’economia italiana, ha saputo fare prosperare un’azienda che in pochi anni è diventata un simbolo dell’operosità cadorina. In Cadore si ricorda ancora che, quando qualche suo operaio intendeva mettersi in proprio, Tabacchi lo aiutava con consigli preziosi affinchè potesse riuscire. E’ stato un imprenditore illuminato, che ha saputo anche rischiare per portare al successo la sua attività. Ora per l’intitolazione ufficiale, come da prassi, è necessario attendere l’approvazione della Prefettura di Belluno».
Guglielmo Tabacchi era nato nel 1900 a Solvay nello stato di New York, figlio di emigranti italiani. Rientrato in Italia, a 15 anni avviò un'attività commerciale per la vendita di chincaglierie nel Cadore. A causa della guerra, nel 1917, fu costretto ad interromperla ed a rifugiarsi come profugo in Toscana. Dopo il conflitto inaugurò nel centro di Pieve un'autorimessa con annesso servizio trasporto delle merci. Nel 1929 emigrò in Polonia dove divenne proprietario di tre gelaterie. Con i proventi di queste rilevò la Ulisse Cargnel e C. di Calalzo. Ne cambiò subito la ragione sociale in Safilo (“Società anonima filottica”) e ne assunse la presidenza. Grazie a delle maestranze tecnicamente di alto livello, mise a punto un'intera gamma di occhiali, lanciando anche un modello con cerniera snodabile che rimane ancora oggi un brevetto. Nel 1966 inaugurò un secondo stabilimento a Santa Maria di Sala, con 500 dipendenti e una rete di filiali in 55 nazioni. Fu sindaco di Pieve per due mandati, presidente della Magnifica e dell'Anfao. La sede amministrativa oggi è a Padova. E’ stato anche un grande collezionista di opere d’arte. (v.d.)
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