Piazza Isola, bocciati i fiori «Poca gente e affari scarsi»

Gli ambulanti non hanno digerito lo spostamento per fare posto al mercatino «Decisione imposta dal Comune, non c’è stata la possibilità di dialogare»
Roberto Curto

/ feltre

I fiorai bocciano lo spostamento dei loro banchi da largo Castaldi a piazza isola. Sono bastate due settimane per tracciare un bilancio negativo della modifica voluta dall’amministrazione comunale per fare spazio alle casette del mercatino di Natale. A parte il sostanzioso calo di affari, che ovviamente pesa sulle casse e sul morale degli ambulanti, è stata la gestione dell’intera partita da parte del Comune a non piacere.

«Qui ci siamo giocati il Natale», dice Gino Gregori, storico fioraio, che parla assieme a Ivo Bassani e Renato Marchesan. «Basta vedere la situazione anche oggi. Qui in piazza Isola la gente arriva per caso, almeno in Campogiorgio e largo Castaldi c’è un po’ di passeggio. Cambiare le cose quando sarebbe stato molto più semplice posizionare le casette direttamente in piazza Isola è stata una scelta miope che sta creando danni al sottoscritto e ai colleghi. Il Natale che dovrebbe essere un momento favorevole per gli affari, qui a Feltre si sta rivelando un flop».

Nel mirino finisce anche il funzionamento del Mercatino di Natale: «Tanto trambusto e poi metà casette restano chiuse», aggiunge Gregori. «Almeno fossimo stati interpellati. Quando ci hanno convocato è stato per dirci che la decisione era stata presa, non c’è stata possibilità di dialogo. Tra l’altro il Comune non si è preso la briga neanche di fare un minimo di segnaletica per reindirizzare i potenziali clienti. L’unico cartello con un indicazione lo abbiamo piazzato noi nella zona pedonale ma non è il modo di pubblicizzare la novità e credo che il Comune avrebbe potuto fare qualcosa in più, magari con dei manifesti».

l’emergenza infinita

La gestione dei posti in tempo di Covid diventa altro terreno di scontro: «Frequento diversi mercati importanti quanto quello di Feltre», spiega sempre Gino Gregori, «ma solo qui l’emergenza continua. Negli altri mercati, un po’ alla volta si è tornati alla normalità e ciascun ambulante si è visto risistemare nei suoi posti storici. A Feltre no. Lasciando perdere questo periodo in cui tutto il polo dei fiori è in piazza Isola, anche quando siamo nella zona pedonale si prosegue con l’emergenza Covid e sinceramente non me lo spiego. Tra l’altro ne va anche della sicurezza, visto che in largo Castaldi i banchi sono molto più ravvicinati. Sembra che facciano apposta per stancarci». Bassani e Marchesan che sono vicini al collega annuiscono e poco lontano c’è un altro ambulante, Bruno Grando, che più o meno è sulla stessa linea.

scivolamento dei posti

Anche il criterio di assegnazione dei posti suscita perplessità tra gli ambulanti: «Non si capisce perché quando si sono aggiunti degli altri colleghi il Comune abbia fatto slittare di posizione chi c’era già da anni», affermano i tre operatori, «invece di assegnare il nuovo spazio all’ultimo arrivato». «Il risultato», chiosa Gregori, «è che in questo modo il cliente è disorientato. Pensa di venire ad acquistare dal sottoscritto e invece va da un collega». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi