Piana, il comitato attacca «Proposto un accordo»

FALCADE «La gente deve sapere le ultime novità sul destino della Piana di Falcade». I membri del comitato contro la cementificazione della Piana di Falcade tornano a farsi sentire in quanto,...
La Piana di Falcade
La Piana di Falcade

FALCADE

«La gente deve sapere le ultime novità sul destino della Piana di Falcade». I membri del comitato contro la cementificazione della Piana di Falcade tornano a farsi sentire in quanto, spiegano, a breve potrebbero esserci nuovi sviluppi circa i progetti edificatori sulla Piana stessa.

«I quattro proprietari delle aree interessate al Pua adottato nel 2007, Ben.Co. Snc, Cooperativa di Consumo, Roleo Srl e Impresa Paolo Scola – spiega Magda Genuin per il Comitato - hanno sottoscritto una “istanza pianificatoria in vista dell'assunzione del Piano di assetto del territorio”, e sottoposto al Comune di Falcade un accordo.

In base alla normativa regionale, prosegue Genuin, «anche se il Pat non è ancora stato adottato (e nemmeno approvato) il Comune può concludere “accordi con soggetti privati per assumere nella pianificazione proposte di progetti ed iniziative di rilevante interesse pubblico”. Non sappiamo quando il Comune deciderà di sottoscrivere tale accordo, ma crediamo che sia questione di giorni». «Il documento – aggiunge il comitato - contiene gli obblighi a carico delle ditte, tra cui principalmente quello di rinunciare in parte al volume urbanistico previsto nel progetto originario, “in modo da promuovere una migliore qualità territoriale della zona”; e gli obblighi a carico del Comune, tra cui quello di assicurare alle ditte stesse il trasferimento della cubatura urbanistica residua in altri siti. L'accordo è corredato da “bozza planimetrica di progetto” e da “scheda norma piana di Falcade”, in base alla quale il volume totale da costruire in loco (sulla fascia adiacente alla strada principale, con demolizione dei vecchi manufatti ivi esistenti) sarebbe di 23.462 metri cubi (contro i circa 43.000 del progetto del 2007), di cui 7.627 a destinazione alberghiera, 5.145 a destinazione residenziale e 10.689 a destinazione commerciale/alberghiera».

Per il comitato, a questo punto, prima della firma del sindaco è necessaria la comunicazione ai cittadini, da parte dell'amministrazione, di quel che sta accadendo. «Se, come detta l'articolo 6 della legge 11/2004 – chiede Genuin al sindaco Murer – “l'accordo costituisce parte integrante dello strumento di pianificazione cui accede (Pat), ed è soggetto alle medesime forme di pubblicità e di partecipazione”, non sarebbe giusto che una tale questione che ha visto la partecipazione attenta di una larghissima fascia di popolazione, venisse resa nota affinché la gente possa finalmente sapere, comprendere ed esprimere un parere?» (g.san.)

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