Piadineria Selvaggia, dalla strada alla vendita a domicilio

VOLTAGO. Dalla piadina di strada a quella a domicilio. Ma sfornata sempre e rigorosamente come Romagna comanda. Non si sono persi d’animo i titolari della “Piadineria Selvaggia”, l’attività...

VOLTAGO. Dalla piadina di strada a quella a domicilio. Ma sfornata sempre e rigorosamente come Romagna comanda.

Non si sono persi d’animo i titolari della “Piadineria Selvaggia”, l’attività itinerante da tempo diventata un appuntamento fisso per gli amanti della specialità romagnola dell’Agordino (ma anche di Sedico e Belluno). Da giovedì mattina, infatti, la titolare Selvaggia Crema e il socio Alessandro Villa sono costretti a “produrre” senza la loro struttura portante: il furgoncino-chiosco, rimasto pesantemente danneggiato dopo il capottamento sulle strade di Voltago. «Il danno meccanico fortunatamente non era così grave come sembrava, il problema più serio riguarda la struttura, interamente in alluminio, del chiosco», fa il conto dei danni Alessandro. «Circa tremila euro, era costruito tutto su misura e serve un artigiano per risistemarlo. Almeno due settimane di lavoro».

Poche, ma ugualmente troppe per i titolari di “Piadineria Selvaggia” che, spinti anche dagli incoraggiamenti e dagli attestati di amicizia ricevuti via telefono e via facebook, hanno deciso di affidarsi alla tradizionale arte italica dell’arrangiarsi e proseguire con l’attività, cambiando solo (e temporaneamente) tipologia. Sempre con il sorriso. «Basta un colpo di telefono, una mail o un messaggio su facebook, le piadine ora le consegnamo a domicilio. Per noi è importante non interrompere il servizio in attesa di riprendere la normale attività».

Sulle cause che giovedì mattina hanno causato il capottamento del mezzo, un Piaggio Porter 4x4 appositamente modificato, ormai non sembrano esserci dubbi: «Le vibrazioni», conclude Alessandro Villa. «Probabilmente hanno causato l’improvvisa apertura della tettoia spiovente». (ma.ce.)

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