Per la morte alla Beton altri testimoni in aula

 SANTA GIUSTINA.
Dovranno essere sentiti altri testimoni al processo per l'incidente sul lavoro avvenuto alla Beton, nel quale è deceduto un dipendente, Paolo Foltran: l'operaio di 34 anni è rimasto schiacciato da una lastra mentre stava montando un telaio per una colata di cemento per le arcate dei capannoni industriali.  Rinviato dunque nuovamente il processo a Stefano Tacchini, legale rappresentante della Beton Costruzioni (difeso dall'avvocato Anna Casciarri), accusato di omicidio colposo. Ieri sono stati sentiti alcuni testi della difesa, tra i quali anche il consulente della ditta, il geometra Silvano Truccolo, che ha curato tutte le fasi relative ai processi produttivi degli stabilimenti Beton (anche quello di Foggia) e la loro certificazione europea.  Truccolo ha ribadito come le norme di sicurezza per quegli impianti erano note (un teste precedente ha infatti riferito di aver seguito un corso di formazione proprio con l'operaio deceduto). «Non si riesce a capire perchè c'è stato motivo di entrare nello stampo» ha spiegato il consulente «perchè le norme di sicurezza erano note e lì non si doveva essere». Il processo è stato rinviato: si torna in aula il 29 settembre.

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