«Per il Palaghiaccio, programmi da rifare e maggiori spese»

FELTRE. Preoccupazione per i tempi di riapertura del palaghiaccio inagibile dal 12 luglio per il rischio crollo del tetto, ma anche fiducia che si faccia in fretta, insieme alla frustrazione perché i lavori non sono stati fatti prima e alla rabbia di doversi appoggiare ad altri impianti, con l’aggravio dei costi di trasporti e affitto, in attesa della sostituzione degli otto puntoni in legno marciti e al timore di perdere iscritti.
Sono in ansia le società sportive di casa allo stadio Drio le Rive - hockey Feltreghiaccio, Ice angels e Pattinaggio artistico - che incrociano le dita per poter riprendere il più presto possibile l’attività al palaghiaccio, limitando al minimo i disagi.
«C’è tanta preoccupazione e anche un po’ di disagio perché finalmente dopo tanti anni avevamo impostato l’attività pensando a un’apertura anticipata e invece ci siamo trovati spiazzati, dovendo rifare tutti i programmi», dice il presidente del Feltreghiaccio, Silvano Cossalter. «Rispetto a un mese fa (quando è stata firmata dal sindaco l’ordinanza di inagibilità per la parte della pista e delle gradinate), questo è un ulteriore stop, perché siamo ancora più in ritardo. Spero che i lavori vengano fatti nei tempi previsti dal Comune. Se tutto va bene andremo alla metà di ottobre, quindi già a campionati iniziati, e delle difficoltà le avremo, con costi maggiorati. Abbiamo un campionato di serie B da preparare e dovremo cambiare il calendario con le prime quattro o cinque partite, come minimo, da giocare fuori casa. Ci stravolge un po’ tutto».
«C’è un misto di amarezza, scoramento e delusione, ma anche speranza che il futuro sia migliore, augurandosi che per i lavori di sistemazione sia la volta definitiva», aggiunge. «Si tratta di migliorare la struttura e lo accettiamo, a malincuore perché con modalità diverse di azione si poteva pensare di intervenire anticipando i tempi. Invece così non è stato e ci troviamo con i lavori da fare quando inizia la stagione agonistica. Se avessero chiuso il palaghiaccio alla fine della stagione scorsa e fatto i lavori subito, a quest’ora non saremmo qui a parlare di problematiche che ci danno preoccupazione. È stata fatta una scelta privilegiando altre cose e ci adeguiamo, ma dispiace perché siamo sempre noi società che utilizzano il Palaghiaccio tutto l’anno a doverne subire le conseguenze».

Il presidente degli Ice angels Feltre, Gianni Dell’Eva, allarga le braccia: «Adesso vedremo insieme alle allenatrici come organizzarci», commenta. «Se il Comune riesce a intervenire in tempi brevi non dovrebbero esserci particolari problemi».
I disagi comunque ci sono: «Dal punto di vista economico incide per le famiglie degli atleti. Una volta iniziate le scuole poi, un conto è allenarsi nell’impianto vicino a casa e un altro è fare spostamenti di oltre un’ora per andare e poi tornare. Se il disagio dura un mese o due in qualche modo ci fai fronte, altrimenti diventa problematico».
Altra questione è la paura di perdere iscritti: «Dipende quanto durerà questo fuori servizio della struttura. Se il Comune ha la copertura finanziaria, la situazione si può risolvere a breve».
Alla finestra la società del Pattinaggio artistico Feltre, che in questo mese è in ferie e rientrerà a settembre: «Siamo abbastanza tranquilli», dice la dirigente Manuela Ronchin, senza nessun senso di scampato pericolo: «Sapevamo già che i travi andavano cambiati».
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