Pediatra si dimette, serve un rimpiazzo

Ligabue lascia un vuoto tra i medici di libera scelta e il rischio è che alla fine ne faccia le spese il reparto ospedaliero

FELTRE. La pediatra di libera scelta Rita Ligabue che opera nella zona di Feltre centro, lascerà l'incarico il primo febbraio 2016. Sulle dimissioni della dottoressa l'azienda sanitaria feltrina è stata messa al corrente con debito anticipo, tanto che nella seduta del comitato aziendale dei primi di questo mese, è stato espresso parere favorevole sia all’individuazione di una zona carente straordinaria, quella di “centro e ovest feltrino” secondo la nuova classificazione delle medicine di gruppo, che al conferimento di un eventuale incarico provvisorio, in attesa dell'attribuzione dell'incarico definitivo al nuovo titolare.

Così parte la procedura di sempre: l'Usl di Feltre chiederà alla Regione l’istituzione di una zona carente straordinaria di pediatria nell’ambito territoriale “Centro e Ovest feltrino”. E approverà a pubblicherà sul sito aziendale l’avviso per il conferimento di un eventuale incarico provvisorio di medico pediatra di libera scelta, qualora il procedimento di attribuzione dell’incarico definitivo non si concludesse in tempo utile per garantire la continuità dell’assistenza. Cosa non improbabile, vista la carenza di pediatri che escono con il contagocce dalle scuole di specializzazione.

Le dimissioni di Rita Ligabue, già medico pediatra nella zona pedemontana con ambulatorio a Cesiomaggiore fino al 2010, sono state precedute di poco da quelle della collega Anna Rita Amaina, pediatra della zona del feltrino occidentale con sede a Fonzaso, che in primavera ha lasciato questa Usl per trasferirsi a quella di Asolo. In questo caso i tempi di attesa per i piccoli assistiti non si sono allungati di molto visto che due medici dell'ospedale, Valeria Caddia e Elena Rasori, si sono proposte per il territorio, aggiudicandosi i primi due posti della graduatoria. Al distretto di Fonzaso adesso c'è Elena Rasori. Per la zona di Feltre, ammesso che la Regione non eccepisca circa il riconoscimento di zona carente secondo quanto richiesto dall'Usl, potrebbe tornare utile la disponibilità della Caddia.

Ma così facendo, si riproporrebbe il solito problema: quello dell'emergenza pediatri anche in ospedale. Dopo una serie di tentativi vani, da parte dell'Usl, per rimpinguare un organico risicato in pediatria, attingendo alla graduatoria regionale per avere specialisti, all’ultimo avviso, dei giorni scorsi, avrebbero presentato domanda tre candidati che risultano ammissibili. L'organico retto dal primario Stefano Marzini, attualmente, è sotto di tre unità, fra pensionamenti, mobilità e altre scelte intraprese, come appunto quella di Elena Rasori che ha chiesto e ottenuto di fare il pediatra di territorio al distretto di Fonzaso. (l.m.)

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