Pedavena, Samuel ricevuto da Mattarella: protagonista per l’Italia alla Gmg
Basei fa parte della Comunità di Villa san Francesco: «Il presidente verrà a Belluno, spero visiti il Museo dei Sogni»

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, conferma direttamente che verrà a Longarone per l’anniversario del Vajont. Davvero singolare la circostanza della conferma: Palazzo del Quirinale ieri mattina.
Una delegazione di giovani che prenderanno parte alla “Giornata Mondiale della Gioventù” di Lisbona con Papa Francesco viene ricevuta dal Capo dello Stato. Ad accompagnarla c’è monsignor Giuseppe Baturi, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana.
Tra quei giovani c’è anche Samuel Basei, 18 anni di Lentiai, reduce, da appena 48 ore, dal diploma presso l’Istituto agrario “Dalla Lucia” di Vellai. Il Presidente, dopo la presentazione dell’iniziativa, firma il Tricolore che verrà esposto a “Casa Italia” a Lisbona; saranno questi stessi ragazzi, quindi anche Samuel, ad occuparsi dell’ospitalità e dell’accoglienza. Mattarella saluta poi, uno ad uno, i 10 giovani presenti.
Arriva al penultimo: Samuel, capigliatura rossa, giacca e cravatta (inconsueta per lui) spalanca un sorriso così. Alza l’indice e glielo punta. «Presidente, so che lei verrà a Belluno per l’anniversario del Vajont». «Sì, verrò» è la risposta di Mattarella.
Samuel stava per aggiungere che l’avrebbe desiderato anche al Museo dei Sogni, a Feltre, ma non ha avuto il tempo di completare l’invito. Il direttore della Comunità Villa San Francesco e della Cooperativa Arcobaleno, Aldo Bertelle, si premurerà comunque di recapitare al Quirinale il mancato invito, nella speranza che la massima carica dello Stato possa accoglierla.
«Va detto, per la verità, che Samuel forse era troppo emozionato», lo scusa Bertelle. Il ragazzo, nonostante la giovanissima età, è il responsabile della conduzione agricola della Cooperativa e della Comunità, è arrivato quando era bambino insieme a suo fratello, che peraltro segue le sue orme. Da allorasi è sempre distinto.
Mentre si trovava ancora al Quirinale, sempre ieri mattina, Samuel telefonava in cooperativa per raccomandare ai compagni i lavori da svolgere in serra assegnando le diverse mansioni; di coprire con i teli di nylon le varie attrezzature agricole per il temuto temporale; di fare la raccolta delle uova nel pollaio perché lui, appunto, si trovava a Roma.
Samuel, peraltro, è già conosciuto dalla Pastorale Giovanile Nazionale per le testimonianze che nel passato ha portato delle sue fatiche da ragazzo. A Lisbona farà parte della delegazione nazionale che avrà modo di accompagnare anche Papa Francesco. «Certo – fa sapere il ragazzo –, mi sono emozionato ad entrare nel palazzo del Quirinale e ad attraversare le sale al suo interno. Ero preoccupato di come avrei dovuto comportarmi in presenza del Presidente ma è bastato che ci salutasse con la sua semplicità e quel sorriso affabile perché mi ponessi a mio agio. Non immaginavo che ci stringesse la mano uno ad uno, tantomeno avevo messo in conto di potergli parlare. Ma, essendo penultimo della fila, quando ho visto che qualche altro giovane gli diceva qualcosa, allora mi è venuto in mente di invitarlo. Purtroppo, però, sono arrivato fino a metà…».
E quel dito puntato? «È per darmi coraggio. Vengo dalla semplicità estrema e quindi mi faccio forza in quel modo». Samuel è conosciuto da tempo da don Michele Falabretti, responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile, ed amico di Aldo Bertelle. L’udienza da Mattarella è durata circa mezz’ora.
Il Capo dello Stato, dopo aver dialogato con i giovani ed i loro accompagnatori, è stato ringraziato per le parole di incoraggiamento rivolte in diverse occasioni, come ad esempio durante il messaggio di fine anno. «Ringraziamo il presidente Mattarella da sempre punto di riferimento per il Paese e, in particolare, per i giovani – gli hanno detto –. “Casa Italia” sarà un luogo di accoglienza, condivisione e solidarietà, valori che il Capo dello Stato ci incoraggia a vivere»
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