Partiti i lavori di pulizia per liberare i boschi dagli alberi schiantati

Val di Zoldo. Partiti i lavori del dopo alluvione. «Sono iniziati», dice il sindaco Camillo De Pellegrin, «per la pulizia dei boschi come a Pra de Val sopra Ciamber, dove una ditta sta lavorando per liberare il bosco dagli schianti. Nonostante il meteo avverso, il quadro dei danni alle strade silvo pastorali e ai boschi si sta delineando e, come è facile notare, la situazione è complicata. Per fare fronte innanzitutto alla pulizia dei boschi frazionali, per le aree comunali, l’amministrazione ha disposto un avviso di esbosco forzoso per l’assegnazione degli schianti. Il tutto per limitare l’attacco da parte dei parassiti. Quindi potrà essere assegnato un quantitativo di legname superiore alla consueta quota annuale, ad uso combustione. È vietato procedere al taglio delle piante ancora in piedi che verranno sostituite con assegnazione di schianti. Naturalmente è logico rivolgersi all’ufficio di polizia locale».

Quanto evidenziato riguarda le aree pubbliche, mentre per le aree private, precisa il sindaco De Pellegrin, «in presenza di schianti, il Comune, al fine di evitare la proliferazione dei parassiti, inviterà a breve termine i privati a provvedere alla rimozione. In caso contrario, il Comune valuterà di provvedere direttamente o attraverso ditte alla rimozione degli schianti e il materiale servirà a far fronte alle spese».

Sul fronte dei lavori, «non nascondo una certa preoccupazione per le tempistiche necessarie per la progettazione e il conferimento degli incarichi, alla luce della consistenza del loro numero e per l’incertezza di parte dei trasferimenti», osserva il sindaco. «Ad oggi, stanno per partire diversi cantieri in particolare a Sella Calchera, via San Francesco, Pralongo – Colcerver, Fusine».

I Servizi forestali stanno già lavorando «e ci aspettano una primavera e una estate intense», afferma De Pellegrin, «soprattutto per quanto riguarda la parte delle strade silvo-pastorali e quella dei sentieri. Mi preme ringraziare, peraltro, tutti i volontari e il Cai Val di Zoldo che stanno liberando i sentieri per permettere ai turisti e valligiani di utilizzare il territorio». —

Mario Agostini



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