Parco e tipografia nel mirino dei senza tetto

A Borgo Piave un’area pubblica degradata e una privata in rovina mettono preoccupazione ai cittadini

BELLUNO. Notti brave... a scuola. Il parco di Borgo Piave, quello a ridosso dell’elementare in tipico stile Vittorio Zanon, è sempre più il teatro delle nottate alcoliche o superalcoliche di ragazzi e ragazze, che poi spesso non sono in grado nemmeno di tornare a casa e finiscono per bivaccare nel giardino, con la scusa di rimanere da un amico o da un’amica. È stato ritrovato anche un materasso, giusto perché può dare la felicità, invece dell’erba o peggio della nuda terra. Tanto più che quel giaciglio può diventare utile anche a qualche senza tetto di passaggio o addirittura abituale: «Siamo comprensibilmente preoccupati», sottolinea una madre di famiglia, che preferisce rimanere anonima, «perché può capitare che i giovani si ritrovino in quel luogo. Giustamente socializzano. Il problema è che, alla lunga, si assiste a un crescendo di alcol e urla e la situazione diventa inevitabilmente ingestibile. Secondo me, bisogna fare qualcosa, perché l’area si riempie continuamente di rifiuti e sono proprio io quella che ha rinevuto un materasso. Evidentemente qualcuno ci dorme all’interno del parco e sarei davvero molto contrariata se fosse mio figlio»,

E la situazione è ancora più allarmante nella zona della vecchia tipografia, all’inizio di via Alzaia. Anche da quelle parti, si svolgono feste vietate agli astemi e la notte trovano rifugio persone in difficoltà. Senza contare che l’ambiente, caratterizzato anche da vetri rotti e strumentazioni tipografiche a portata di mano, può diventare molto pericoloso per i bambini di Borgo Piave, che osano spingersi oltre il ponte della Vittoria: «Il problema della tipografia è già stato segnalato diverse volte», allarga le braccia Paolo Sacchet del Comitato dei cittadini del Borgo e dell’Oltrepiave, il fatto è che quel rudere è di proprietà privata e ci risulta che provenga da un fallimento. Ecco perché noi non possiamo farci niente e non è in grado d’intervenire nemmeno il Comune di Belluno. Fosse per noi, metteremmo a posto anche lo stesso ponte della Vittoria, il guaio è che non ci sono i soldi necessari a migliorare la situazione, se non addirittura a risolverla definitivamente. In questo caso, bisogna aspettare».

Il Comitato sta fissando la data della giornata ecologica, con l’assicurazione e il materiale del Comune. (g.s.)

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