Pancreas e fegato, al Feltrino il primato veneto dei tumori

L’incidenza rispetto al bacino d’utenza è più che doppia rispetto a quella nazionale Le procedure in ospedale segnalate dalla Boston Biomedical del Massachusetts



. Sono in aumento i tumori del pancreas e del fegato, nel territorio dell’ex Usl di Feltre che, proporzionalmente al bacino di utenza, sono più del doppio rispetto alla media nazionale. Al distretto di Feltre, si documentano 21 casi all’anno per centomila abitanti. La media nazionale si attesta fra i 7 e i 9 casi annui su centomila abitanti. Per il fegato si documentano dai 20 ai 23 casi/anno. «Per l’intero bellunese si arriva a 45/50 casi di tumore al fegato ogni anno, tenuto conto di una popolazione provinciale documentata di 206 mila residenti», spiega il direttore di Oncologia, Davide Pastorelli. Che conferma: «In rapporto all’esiguità di residenti totali nel territorio provinciale, la percentuale di questi tumori è molto elevata».

Ma se la prognosi del tumore del pancreas fino a qualche anno fa era quasi sempre infausta, adesso la sopravvivenza è aumentata. E anche significativamente. A Feltre si è implementata del 20 per cento l’attività chirurgica per queste due neoplasie, la cui incidenza (specie per quanto riguarda il pancreas), ha cominciato a manifestarsi da più di una decina di anni.

E la diagnosi posta correttamente unita alla chirurgia dell’équipe di Umberto Montin e ai cicli di cura chemioterapica mirata, contribuiscono ad alzare sensibilmente gli indici di sopravvivenza. Il Santa Maria del Prato ha ottenuto, dalla società che sostiene la ricerca, la Boston Biomedical del Massachusetts, il riconoscimento di coordinamento nazionale per due linee di intervento, quello per il pancreas e quello per il colon, e dovrebbe arrivare conferma anche per la prima linea del tumore del fegato.

«Questo significa che siamo affidabili», continua Pastorelli. «Il coinvolgimento di tutti i professionisti che gestiscono questo tipo di patologia in maniera integrata fa sì che la sopravvivenza di pazienti operati di tumore al pancreas, che prima avevano una prognosi anche inferiore ai sei mesi dalla diagnosi, adesso possano avere una discreta qualità della vita anche per anni».

E per domani, a partire dalle 9 i direttori di oncologia Pastorelli e di chirurgia, Umberto Montin, hanno organizzato un convegno nella sala del Santa Maria del Prato su “Patologia oncologica del fegato, vie biliari e pancreas: casi in aumento e trattamento a 360° a Feltre”. Il convegno è strutturato su tre grandi aree di interesse: tumori del pancreas, epatocarcinoma, tumori delle vie biliari e neuroendocrini.

Obiettivo della prima sessione è di approfondire le problematiche relative all’adenocarcinoma del pancreas, patologia in incremento con un andamento subdolo e che frequentemente pone problemi di diagnosi differenziale con altre patologie meno aggressive. Nella seconda e terza sessione l’obiettivo è di offrire una rassegna degli standard terapeutici raggiunti nel trattamento dell’epatocarcinoma, tumori delle vie biliari e neuroendocrini.

Nel territorio dell’Usl Dolomiti, il tumore del fegato risulta il quinto più frequentemente diagnosticato con 47 casi per anno pari al 6. 3 per cento, prevalendo nei maschi con età superiore ai 70 anni (32 casi anno). Il pancreas invece risulta il quarto tumore più frequentemente diagnosticato sul totale dei tumori nel sesso femminile (31 casi per anno pari al 8. 4 per cento). —



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