Palpata sospetta sul sedere di una bimba Clochard a processo
belluno. Una mano sospetta posata tra la parte bassa della schiena e il sedere di una bambina di 6 anni. Potrebbe essere questa la differenza decisiva nel processo a carico di un clochard noto alla stazione di Belluno, accusato di violenza sessuale per un fatto accaduto il 23 novembre 2016 al bar buffet.
Nell’udienza di ieri del procedimento davanti al tribunale in composizione collegiale (Coniglio presidente, Feletto e Cittolin a latere), sono sfilati i testimoni, dai carabinieri che hanno seguito la vicenda, alla madre della bambina che ha sporto denuncia, ai dipendenti del bar che la sera di quel giorno erano presenti.
C’è anche un video, dal quale non sarebbe chiaro – da quanto hanno visto i militari – se il contatto della mano fosse sulla schiena o più giù. La madre della bambina, che si trovava davanti alla cassa con la figlia accanto a lei, non ha dubbi. «Mia figlia si è girata dicendomi “mamma mi ha toccato il sedere”. Ho detto a quest’uomo come si permetteva e che i bambini non si toccano. Lui ha risposto che era una carezza».
L’imputato camminava lentamente verso l’uscita e «la mano si è appoggiata un attimo, non è stata una cosa di passaggio», ha precisato la madre. «Mi ha dato fastidio il gesto, il fatto che ha toccato mia figlia. La giacca che indossava quel giorno l’ho buttata e da allora gliene metto una che le copra almeno metà sedere. Mia figlia per un certo periodo mi ha chiesto perché l’avesse toccata, poi si è tranquillizzata».
Il processo è rinviato al 19 dicembre per l’esame dell’imputato e la discussione. —
SCO
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