Palma, ricordi di “quei de la bala sloza”

BELLUNO. Passato, presente e futuro del rugby Belluno, tutti insieme per Toni Palma. Autore dell'annuario del rugby, anima di questo sport: ieri tutte le persone che lo conoscono gli hanno reso omaggio, affollando la sala teatro del centro Giovanni XXIII. C'era talmente tanta gente, alla presentazione del volume “Rugby a.... Belluno. Quei de la bala sloza”, che sala Muccin non è stata sufficiente e il popolo della palla ovale si è trasferito in teatro. Nessuno è voluto mancare per rendere omaggio a un uomo che ha fatto la storia del rugby bellunese. Giocatore, allenatore, figura di spicco del panorama sportivo, Antonio “Toni” Palma ha fatto un bel regalo al popolo della palla ovale: il volume copre gli anni dal 1957 al 2014, è ricco di contenuti e piacevole da sfogliare, racconta con testi, foto e una selezione di articoli di stampa la storia di questo sport a Belluno. Che ieri è stata raccontata anche ripescando dagli archivi vecchi filmati, risalenti al periodo in cui il Belluno era in A2 e giocava un campionato da protagonista sul campo del Polisportivo. Per la sua ricerca, Toni Palma ha lavorato tre anni, studiando archivi, dati, documenti, articoli di giornale. Fra le pagine si leggono storie, si rispolverano ricordi. Tutti i presenti ne hanno almeno uno, Toni Palma ne ha sicuramente moltissimi, e si è commosso nel vedere tanta gente accorsa per lui. Dal Rugby Belluno sono usciti grandi campioni: Renato De Bernardo, Corrado Pilat, che ha esordito in nazionale con una meta, giusto per fare qualche esempio. «Che una società piccolina come la nostra abbia espresso ben tre giocatori da nazionale è un grande risultato», ha spiegato Palma. «Questo libro permette di scoprire quante persone hanno giocato a rugby, negli anni».
E come venivano messi in formazione i giocatori negli articoli di giornale? «Partita contro il Pinerolo, fa la meta De Pase, “picciol”. Adesso si direbbe junior». Anche il modo di scrivere è cambiato negli anni e per Palma è stato anche divertente recuperare gli articoli degli anni '50, '60, i primi che uscivano sul rugby. Non ci ha messo proprio tutto nel suo annuario, altrimenti non lo avrebbe mai finito. Ma c'è spazio per una seconda edizione. Fra le chicche della serata, Palma ha raccontato anche un episodio della sua carriera: «Giocavamo contro il Recoaro Terme. Mischia, vado in meta ma prima di segnare mi sono girato verso le tribune dove c'era la mia amata. A quel punto mi è caduto il pallone ed è finito nella porta da calcio. L'arbitro ha chiaramente indicato che non poteva essere meta e l'allenatore che avevo allora mi ha dato del “balonaro”». Che per uno che gioca a rugby ha il sapore di un'offesa.
Alessia Forzin
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