«Palaghiaccio aperto anche d’estate»

Il Comune pensa alla valorizzazione dopo gli ormai imminenti lavori di sostituzione dell’impianto di raffreddamento

FELTRE. Il palaghiaccio di Feltre ha trent’anni suonati e mostra tutti i suoi acciacchi. Come sabato sera, quando un principio di incendio in un quadro elettrico ha mandato in tilt parte dell’impianto di illuminazione durante le gare del campionato triveneto di pattinaggio. Ma la struttura, inaugurata nel 1984, sta per essere sottoposta a due significativi interventi di manutenzione. E il Comune, proprietario dell’impianto gestito dalla coop Feltreghiaccio, accarezza l’idea di potenziarne l’utilizzo riproponendo l’apertura estiva, grazie al nuovo impianto di raffreddamento che dovrebbe garantire minori costi di gestione.

«Abbiamo in corso due gare d’appalto», spiega l’assessore allo sport, Giovanni Pelosio, una per le balaustre e una per la sostituzione dell’impianto del ghiaccio che utilizza il freon, ormai obsoleto. Sono state raccolte le offerte ed stata formata una commissione tecnica che valuterà l'offerta migliore. L’obiettivo è di fare in modo che, una volta chiusa la stagione invernale il lunedì dell’Angelo, dal giorno dopo le aziende vincitrici possano lavorare».

Lavori di manutenzione, spiega Pelosio, d’altra parte se ne fanno sempre perché il tempo che passa lascia i suoi segni sull’impianto, ad esempio sulle travature di legno. «Con una ditta specializzata», dice l’assessore, «la cooperativa ha definito dal 2012 un piano di manutenzione del tetto, che stiamo portando avanti per gradi come Comune. Nel 2015 dovremo lavorare ancora sul tetto, nell'ottica di una corretta manutenzione di una struttura che comunque non è più nuova di zecca. Già quest'inverno il palaghiaccio è stato chiuso per un paio di giorni per uno di questi interventi, il resto lo faremo in estate, nel periodo in cui non ci sono manifestazioni».

Ma la struttura, spiega l’assessore Pelosio, non è solo da mantenere efficiente: è anche da valorizzare. Perché il palaghiaccio di Feltre è un punto di attrazione per un territorio ampio, che comprende anche il Trevigiano, «è importante perché fa fare tanto sport ma anche perché dà da lavorare a tante persone, da chi lo gestisce agli insegnanti del ghiaccio. E poi ci sono le scuole che lo frequentano alla mattina, è una bella struttura e deve essere un orgoglio per Feltre, anche se è onerosa».

I prossimi lavori di manutenzione, quindi, secondo Pelosio possono e devono diventare l’occasione anche per ripensare la valorizzazione del palaghiaccio. «La tecnologia è evoluta rispetto a trent'anni fa, con l’impianto nuovo per il ghiaccio i costi saranno minori e se si riuscisse a tenerlo aperto in estate con il ghiaccio, come accadeva nei primi anni di attività, gli utenti non mancherebbero. Sicuramente avremmo a Feltre le squadre dalla pianura, penso all'Emilia Romagna e alla Toscana, quello di Feltre sarebbe uno dei palaghiacci più a portata di mano per loro. Le nostre società sportive ce la ripetono spesso questa indicazione, ci sono società da fuori che chiedono di sapere quando il nostro palaghiaccio farà aperture estive. E le ricadute potrebbero essere interessanti anche a livello turistico».

Stefano De Barba

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