Otto reperti del Marc al Museo nazionale di Lubiana

PIEVE DI CADORE. Otto reperti del Museo archeologico cadorino dal 2 gennaio sono esposti al Museo nazionale della Slovenia, a Lubiana, dove rimarranno in mostra fino alla fine di marzo.
«Ancora una volta i beni storico - artistici della Magnifica Comunità concorrono a promuovere la ricchezza culturale del territorio cadorino», afferma Matteo Da Deppo, coordinatore della Rete museale cadorina. “La Magnifica», prosegue, «avvallando la richiesta del Museo nazionale della Slovenia di poter esporre e dare continuità alla mostra “Celti sui monti di smeraldo”, realizzata dal Museo di Zuglio Carnico la scorsa estate, consolida le recenti collaborazioni con istituzioni nazionali e internazionali e nello stesso tempo promuove e rappresenta il Cadore negli ambiti culturali europei».
Sono otto i reperti del Cadore esposti nella capitale slovena. Tra questi è molto apprezzato l’elmo celtico con calotta conica e puntale rinvenuto a Vallesella. Molto significativi anche gli altri vari reperti, tra i quali i caratteristici bronzetti di Lagole. «Questa iniziativa», aggiunge Da Deppo, «si aggiunge agli altri numerosi prestiti che negli ultimi anni hanno caratterizzato l’attività della Magnifica. Sono state infatti continue ed intense le collaborazioni con istituzioni culturali nazionali e internazionali: nel 2013 – 14, alcuni reperti del Marc erano in esposizione al Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck. Altri 40 oggetti della storia antica del Cadore erano esposti alla mostra Venetkens a Padova, evento che ha avuto un gran riscontro di pubblico staccando oltre 40.000 biglietti. Attualmente alcuni reperti cadorini sono ancora in esposizione a Brescia, nella mostra Roma e le genti del Po, evento legato all’Expo di Milano. Infine, un nucleo di documenti della Magnifica comunità, fondamentali per comprendere la vita di Tiziano, è in visione a Praga alla mostra “Vanitas. Titian”, dove saranno esposti fino al 25 marzo».
Si tratta di collaborazioni ad ampio respiro che trovano concorde anche il presidente dell’ente, Renzo Bortolot: «Queste collaborazioni dimostrano la ricchezza dei beni storico - artistici conservati nei musei del territorio e nello stesso tempo offrono la straordinaria opportunità di incentivare la promozione di questa eccezionale terra, qual è il Cadore, patrimonio dell’Unesco, attraverso la sua ricchezza più autentica e affascinate, la storia e l’arte. L’ente, attraverso una serie di azioni di miglioramento espositivo museale, di promozione mirata, di ricerca e di continua collaborazione con Soprintendenze, istituzioni culturali e soggetti privati, sta investendo sui musei tutto quanto è economicamente possibile, ben consapevole della potenzialità che questi rappresentano nella promozione territoriale». (v.d.)
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