«Ora potremo aggiornare il portale “Partigiani d’Italia»

BELLUNO
Durante l’incontro di presentazione dei dati era presente anche Gaetano Petraglia, responsabile del fondo Ricompart all’Archivio centrale di Roma che, ricordando la drammatica carenza di personale al Ministero della cultura che ha rallentato le operazioni di ricerca storica, oltre alle ovvie difficoltà legate al Covid, ha sottolineato: «Questo tassello portato dalla ricerca di Franco e Silvia Comin permetterà di aggiornare anche il portale “Partigiani d’Italia” (www.partigianiditalia.beniculturali.it) con i nomi dei resistenti bellunesi», ha spiegato Petraglia, «il progetto del portale è nato nel 2017 e, ad oggi, conta oltre 700mila schede nominative. Nei prossimi mesi contiamo di poter integrarle con le prossime aggiunte che riguarderanno soprattutto il Triveneto».
La sigla Ricompart indica il fondo “Archivio per il servizio riconoscimento qualifiche e per le ricompense ai partigiani”, che conserva la documentazione prodotta dalle Commissioni istituite nell’immediato dopoguerra (1945 e 1948) e dalla Commissione unica nazionale istituita nel 1968.
Sempre dedicato alle biografie dei partigiani italiani è anche il progetto realizzato dall’Anpi con “Donne e uomini della Resistenza” (www.anpi.it/donne-e-uomini/), che raggruppa oltre 3000 ritratti di aderenti all’antifascismo, alla Resistenza e alla Guerra di Liberazione. Un vasto archivio che racchiude anche i nomi di molti bellunesi e che rappresenta la più importante rassegna di biografie di antifascisti esistente oggi in rete, realizzata partendo dalla passione e dalle ricerche del giornalista ed ex partigiano Fernando Strambaci. —
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