«Ora dalle parole si deve passare ai fatti»

Enrico Valle fa il punto dopo la prima riunione romana ai massimi livelli tra tutti i soggetti che sostengono la candidatura

CORTINA. Dalle parole, dalle promesse inserite nei dossier, si deve passare ora ai fatti. E' questo il messaggio chiaro ed inequivocabile che è emerso dall'incontro tenutosi a Roma mercoledì sulla candidatura di Cortina ad ospitare i Mondiali 2019. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha riunito, per la prima volta tutte insieme, le varie componenti coinvolte nel progetto a cominciare dal neo presidente del Comitato promotore, Enrico Valle, e dal vice sindaco della città ampezzana, Enrico Pompanin. All’incontro hanno partecipato i membri italiani del Comitato Olimpico Internazionale, Franco Carraro, Mario Pescante, Manuela Di Centa, il componente della giunta Coni con delega magli sport invernali, Sergio Anesi, il presidente della Fisi, Flavio Roda, il segretario generale del Coni, Roberto Fabbricini, il vicario Carlo Mornati, il presidente di Infront, Marco Bogarelli, il presidente del comitato organizzatore dei Mondiali Val di Fiemme 2013, Piero De Godenz, l’assessore allo Sport della Provincia di Trento, Tiziano Mellarini e i rappresentanti della Regione Veneto.

«E' stato un incontro importantissimo», ha ammesso Valle ai microfoni di Radio Cortina, «perché per la prima volta si sono riunite le forze politiche e sportive motivate a portare a Cortina i Mondiali 2019. Mi ha fatto molto piacere che con me sia venuto il vice sindaco Pompanin, che ha potuto fare un'esperienza importante e toccare con mano la disponibilità dei tanti che credono in Cortina. Dalla riunione è poi emerso che tutti si aspettano da Cortina fatti concreti. Lo stesso presidente Roda ha mostrato i tre dossier presentati per le candidature 2013, 2015 e del 2017 e ha sottolineato come delle promesse inserite nulla sia stato realizzato. Ora è il momento di dare un messaggio chiaro, di agire, di dimostrare con i fatti che Cortina ci crede e che vuole i Mondiali. Per realizzare i primi interventi sarà necessario una spesa da parte dell'Amministrazione, che tuttavia è un investimento: si sa infatti che la località che ottiene i Mondiali ha poi dalla Fis dai 28 ai 30 milioni di euro da investire appunto per l'organizzazione dell'evento».

Quali saranno quindi i prossimi passi?

«Entro l'autunno», ha risposto Valle, «dobbiamo fare degli ammodernamenti alla zona di arrivo a Rumerlo e sistemare il salto sulla Duca d'Aosta. Opere chieste ormai da 5-6 anni che ora non sono più prorogabili e vanno realizzate in vista dell'ultima prova di Coppa del mondo femminile prima dell'assegnazione dei Mondiali 2019. Entro fine maggio vogliamo poi organizzare un incontro pubblico per mostrare ai cittadini il progetto esecutivo delle piste da realizzare. Sarà un modo per coinvolgere la gente, aspetto al quale tengo molto. Ci prepareremo poi per Dubrovnik, dove a giugno si terrà il meeting Fis al quale parteciperanno le due candidate; infine, entro l'estate, organizzeremo un altro incontro pubblico in cui chiameremo gli amici della Val di Fiemme, per farci raccontare cosa ha portato il loro Mondiale, e alcuni sportivi».

Alessandra Segafreddo

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