Operai con l’eroina: le indagini sono finite la donna patteggerà
AGORDO
Due operai Luxottica fermati con l’eroina in auto. Chiuse le indagini preliminari e chiesto il rinvio a giudizio per Luana di Giandomenico e Claudio Zasso. Secondo quanto è emerso da fonti investigative, i due facevano parte di un giro più grosso e la conferma arriva dal fatto che cinque fascicoli sono confluiti in uno unico. Non è ancora stata fissata l’udienza preliminare, ma è scontato che Di Giandomenico patteggerà la pena, avendo confessato. Diversa la posizione di Zasso, che invece ha sempre sostenuto l’uso personale e se la giocherà in dibattimento.
Differente anche l’atteggiamento, dopo il licenziamento, che è scattato ancora prima di arrivare a una sentenza. La donna l’ha impugnato con l’avvocato Marco Cason, davanti al giudice del lavoro e il procedimento è ancora in corso. Mentre l’uomo ha trovato un accordo con l’azienda, tramite il legale di fiducia Massimiliano Xaiz e si troverà un altro posto.
L’11 gennaio dell’anno scorso Zasso e Di Giandomenico erano stati fermati da una volante della questura, in un posto di controllo all'altezza del ristorante La Buona Tavola di Peron, la frazione di Sedico. Non è ancora chiaro se la loro fermata sia stata del tutto casuale o dettata dal fatto che erano tenuti d'occhio perché sospettati di attività illecite. L’eroina non era nascosta con particolare destrezza e i poliziotti non ci hanno messo molto a trovarla e a capire bene di cosa si trattasse, dopo essersi resi conto di un certo nervosismo dei due indagati. Nella successiva perquisizione nelle abitazioni di Agordo e Rivamonte gli agenti hanno trovato altri grammi di droga, soldi in contanti e un bilancino di precisione. A quel punto, non ci sono più stati dubbi.
Il reato contestato a entrambi è quello di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed entrambi ci hanno rimesso il posto di lavoro. —
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