Oltre cinquanta famiglie hanno chiesto aiuti alimentari

FONZASO

Sono state 52 le richieste dei cittadini di Fonzaso di buoni alimentari. Ma ne sono state accolte 26. Per ognuna il Comune ha avviato un’istruttoria, seguendo le linee guida del ministero.

La consistente richiesta di buoni alimentari, indipendentemente dall’accoglimento della domanda, dimostra la presenza di nuclei familiari in condizioni di indigenza, acuita nel periodo del Covid. Il Comune di Fonzaso ha stanziato quasi 19 mila euro per il progetto dello Stato “Solidarietà alimentare”, fondi che saranno corrisposti a dieci fornitori locali che hanno distribuito i generi di prima necessità alle famiglie assegnatarie del “buono spesa”.

Nei primi giorni di aprile è stato pubblicato il primo avviso per la concessione dei buoni spesa. E in municipio sono arrivate 43 richieste. In base alle linee guida redatte dal ministero, l’ente ha provveduto all’istruttoria a seguito della quale ne sono state accolte 24. In maggio è stato pubblicato il secondo avviso e altri sei cittadini hanno fatto domanda. Solo due ne sono state accolte.

Il sindaco Giorgio Slongo in più di un’occasione ha comunque sottolineato il fatto che almeno una trentina di famiglie di Fonzaso sono in condizioni di indigenza. E a nulla sono valsi mai i tentativi di poter stornare parte dei fondi dell’eredità Bazzocco, circa cinquecentomila euro, destinati solo ai “poveri di Arten” e all’asilo della frazione di cui il benefattore era originario. Il vincolo posto da Luigi Bazzocco lasciando i suoi beni ai compaesani continua a mettere l’esecutivo in una situazione un po’ paradossale. Perché di persone indigenti ad Arten, con bisogni conclamati di integrazione finanziaria pubblica, fino a un anno fa pareva non ce ne fossero proprio. A Fonzaso, si è invece documentata almeno una trentina di famiglie bisognose.

Ma i fonzasini non sono i beneficiari del lascito e nulla si è potuto fare, a livello istituzionale, per poter traslare almeno parte del lascito ai bisognosi di Fonzaso.

In compenso per evitare attribuzioni improprie di denaro, è stato redatto un regolamento comunale che fissa la soglia di povertà anche dei residenti di Arten, beneficiari del lascito, rispetto a redditi che non superino i sei mila euro annui. —

L.m.

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